Sanitopoli Abruzzo, piovono accuse su Forza Italia per vicenda Villa Pini

tribunale_pescaraPescara. “Forza Italia voleva uccidere, nel senso di distruggere, Villa Pini e Angelini perché l’ex imprenditore della sanità privata aveva tirato in ballo grossi nomi di Forza Italia, come Aracu e Cicchitto, persone molto vicine a Berlusconi. Berlusconi se l’era legata al dito e gliel’avrebbe fatta pagare”.

Lo ha detto oggi in aula a Pescara, alla ripresa del processo dopo la pausa estiva su presunte tangenti nel mondo della sanità abruzzese, il testimone dell’accusa Antonio Salvatore, ex responsabile del personale ed ex responsabile delle relazioni pubbliche e sindacali del gruppo Villa Pini. Il processo conta 27 imputati tra cui l’ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, accusato di associazione per delinquere corruzione, abuso, concussione e falso. Oltre all’ex governatore, figurano tra gli imputati alcuni ex assessori regionali, l’ex titolare della clinica Villa Pini di Chieti, Vincenzo Angelini, e il parlamentare del Pdl Sabatino Aracu. Ad accusare Del Turco lo stesso Vincenzo Angelini che rivelo’ ai magistrati di aver pagato tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori regionali in cambio di favori. Salvatore ha riferito in aula di aver saputo quelle cose nel 2009 da Maria Luigia Marangola, all’epoca dipendente di Finmeccanica e in passato ex dipendente di una delle cliniche del gruppo Villa Pini. “La donna, che diceva di conoscere bene Paolo Tancredi, e che frequentava gli ambienti di Forza Italia di Roma – ha raccontato Salvatore ai giudici – si recò in clinica e mi chiese di parlare con Angelini perché aveva delle cose importanti da comunicargli”. Tancredi, in serata, ha precisato di non conoscere la Marangola.

 

 

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