“Pare assolutamente inopportuna, se non addirittura scorretta, la fuga in avanti del Sulpm che, in piena trattativa, contrariamente a ogni genere di regola, ha addirittura dichiarato lo stato di agitazione chiedendo l’intervento del Prefetto per la convocazione delle parti tese ‘a esperire le procedure di raffreddamento dei conflitti’, conflitti che stamane sono stati peraltro affrontati in parte nel corso di un vertice convocato dal Direttore generale Stefano Ilari con tutte le sigle sindacali, e in parte verranno discusse nel corso della riunione già convocata per il prossimo 3 ottobre, alla mia presenza, con l’assessore al Personale Marcello Antonelli e il comandante della Polizia municipale Carlo Maggitti”. E’ quanto ha detto il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, intervenendo sulla querelle aperta dal Sulpm che ha sollevato alcune criticità.
“Sostanzialmente” ha riassunto il sindaco Albore Mascia “il Sulpm ha avanzato alcune contestazioni innanzitutto sull’attività di gestione del Corpo di Polizia municipale, dunque i turni di servizio e l’acquisto degli armadietti di sicurezza per la custodia delle armi da assegnare a ogni singolo agente; quindi due questioni generali riguardanti la gestione complessiva del Tavolo di concertazione, ossia il presunto taglio delle indennità di disagio, e ci sconcerta verificare nel merito che il sindacato dia già per scontata la riduzione addirittura del 50 per cento circa della misura rispetto all’attuale importo; e poi il mancato pagamento delle prestazioni lavorative del 2010, compresi il giorno di riposo e l’indennità di ordine pubblico. In merito al presunto taglio delle indennità, come emerso nel corso del vertice odierno con il Direttore Ilari, si rileva la fuga in avanti della sigla sindacale del Sulpm in quanto il Tavolo della delegazione trattante con tutte le sigle sindacali presenti sta ancora discutendo nel merito e non ha ancora deciso una proposta di riduzione dell’indennità di disagio che riequilibri il peso di tale indennità rispetto alla disponibilità complessiva della parte variabile del fondo. In buona sostanza, la parte datoriale chiede di decidere su una riduzione dell’indennità di disagio che permetta di reperire risorse finalizzate a continuare a garantire la produttività dei vari Settori e il buon andamento dell’amministrazione. Teniamo presente, a tal fine, che la misura attuale di tale indennità risulta addirittura da più parti, ossia dalla Corte dei Conti e dall’Aran, ‘discutibile’ in considerazione del fatto che la stessa è allo stato odierno pagata in misura superiore rispetto all’indennità di rischio. In merito al mancato pagamento delle prestazioni lavorative effettuate nel 2010, si sta provvedendo al reperimento di risorse finalizzate al pagamento dei compensi per il lavoro effettuato nei giorni di riposo; in merito alle indennità dell’Ordine pubblico, il Settore Risorse umane deve procedere all’acquisizione di prospetti di lavoro nuovi e corretti e stiamo effettuando le opportune verifiche per accertare la legittimità delle liquidazioni E’ evidente che c’è un Tavolo di delegazione che sta portando avanti la trattativa con l’amministrazione ed è inopportuno, prematuro, se non addirittura clamorosamente scorretto, anche nei confronti delle altre sigle sindacali sedute a quel Tavolo, proclamare lo ‘stato di agitazione’. Tra l’altro il pagamento delle indennità non è neanche materia della delegazione trattante, ma riguarda semplicemente verifiche tecniche e di bilancio di competenza degli uffici. In merito alla gestione e organizzazione dei turni di lavoro – ha ancora aggiunto il sindaco Albore Mascia – se ne parlerà nel corso del vertice convocato con l’assessore al Personale Marcello Antonelli e il Comandante Maggitti per il prossimo 3 ottobre. Nel frattempo il Sulpm dovrebbe essere a conoscenza anche della procedura a evidenza pubblica già partita per l’acquisto degli armadietti di sicurezza che verranno consegnati a tutti gli agenti armati per la custodia delle pistole a casa”.