Manoppello. Si intitola “La dodicesima vittima”. È il cortometraggio scritto, diretto e interpretato da Valentino Di Nunzio, il 27enne di Manoppello Scalo che la scorsa domenica ha ucciso la madre Maria Teresa Di Giamberardino.
Un video, pubblicato dal giovane oltre un anno fa su YouTube, dove racconta che cerca “un pollo da sgozzare” e in cui finge di commettere un omicidio. Valentino si presenta come “killer” che sceglie tra i passanti di Pescara la sua vittima. Si introduce in casa sua e toglie dalla giacca un coltello da cucina. Valentino si dilettava a fare l’attore: fino all’inverno scorso faceva parte di una compagnia teatrale di Pescara.
Il cortometraggio, a cui hanno preso parte anche il padre e il fratello del ragazzo, assume forti connotazioni all’indomani del reale assassinio di Valentino, quello compiuto contro la madre, uccisa con un coltello da cucina perché “mi ha fatto arrabbiare”. Una follia omicida raccontata sul web. La follia di un ragazzo affetto da disturbi psichici, come riferito anche dal medico che, ascoltato dagli inquirenti, ha confermato lo stato di salute mentale di Valentino, ma che nessuno era riuscito a capire.
Intanto si attende per oggi l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Il legale di Valentino Di Nunzio, Isidoro Malandra, dovrebbe puntare la sua linea difensiva sulla richiesta di riconoscimento dell’incapacità di intendere del suo assistito al momento del delitto. Sarà disposta una perizia per verificare le condizioni mentali del ragazzo.
