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Pescara, passa la Giostra biciclettesca: via clochard e siringhe dal dormitorio di via Orazio

Pescara. Una settimana dopo la segnalazione di Cityrumors, l’amministrazione comunale ha provveduto questa mattina a bonificare l’ingresso di via Orazio per la pista ciclabile sul lungofiume sud, in vista di una manifestazione che si terrà venerdì su quegli stessi spazi. Ciò che ha trovato l’Attiva oggi va ben oltre le tristi testimonianze raccolte durante il sopralluogo di mercoledì scorso.

Ciò che avevamo visto mercoledì scorso durante la visita nel dormitorio che clochard e senza fissa dimora avevano installato sotto il ponte ferroviario che scavalca l’ingresso di via Orazio sulla pista ciclabile del lungofiume sud era solo una minima parte di quanto gli operai dell’Attiva hanno ammucchiato nel cassone del camion per la raccolta dei rifiuti. Questa mattina, infatti, l’amministrazione comunale ha disposto la bonifica dell’area, sollecitata dalla manifestazione che venerdì pomeriggio la galleria d’arte White Project, in collaborazione con l’assessorato alla Mobilità di Berardino Fiorilli, terrà in quegli stessi spazi. Decine di biciclette, dopo una giostra cavalleresca in piazza Garibaldi, si riapproprieranno della pista ciclabile, mentre un gruppo di street-artist sarà impegnato a riqualificare il muro adiacente sperimentando tecniche e colori sul tema ‘Pirati e mobilità’ . “L’iniziativa rientra negli obiettivi dell’assessorato all’Aggregazione sociale del comune di Pescara volto a rendere fruibile la zona, tristemente nota per essere diventata ricovero di senza tetto” si legge dalle informazioni sull’evento diffuse su Facebook dagli organizzatori.

Ma per riportare pista e mura alla condizione precedente al bivacco, non è bastato il turno lavorativo di 3 ore che 2 operai della ditta comunale per la nettezza urbana hanno svolto stamane, scortati da due agenti della Polizia municipale “per evitare le interferenze”. Loro hanno iniziato alle 10:30, con guanti, scopettoni e olio di gomito per riempire il cassone del camion, ma altri colleghi e un’idropulitrice dovrà proseguire l’opera. Se bottiglie, cartoni di vino, materassi e quant’altro emergevano a perdita d’occhio, altrettanto materiale è spuntato fuori. “In un piccolo fossato di pochi metri abbiamo raccolto 15 bustoni di roba”, racconta uno degli spazzini, mentre l’altro, con i guanti fino ai bicipiti estrae pugni pieni di siringhe da una buca nel cemento divenuto punto di raccolta differenziata per i tossici: “Guarda qua, guarda qua che roba”, esclama nauseato dallo spettacolo. Persino i vigili si meravigliano osservando la telecamera di sorveglianza puntata dalla parte opposta dell’ormai ex dormitorio: “Chi la dirige quella?” chiede uno dei due, a rispondergli l’apposito cartello piantato sopra la loro automobile: l’amministrazione provinciale.

“Era ora”, commenta di passaggio un uomo a bordo di un monopattino elettrico, “ma da qui a venerdì sai quanto ci mettono a rifare tutto da capo”, minaccia scoraggiato il netturbino in divisa verde. Loro, addetti al mestiere, ne avranno smantellati parecchi di accampamenti per poi vederli ricostruiti il giorno dopo: starà, ora, all’amministrazione e alla Municipale vegliare prima e dopo la manifestazione di venerdì.

 

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La Giostra biciclettesca. Da una collaborazione fra l’assessorato alla Mobilità del Comune di Pescara e Sparta-Dell’altra arte, progetto artistico-culturale organizzato dalla galleria White Project di Pescara, con la partecipazione dell’associazione Borracce di Poesia, nasce questa giornata tematica in occasione dell’inizio della Settimana europea della mobilità che ogni anno coinvolge centinaia di città in tutto il mondo, sensibilizzando sul tema della mobilità sostenibile. Primo appuntamento alle 16:00 lungo la pista ciclabile di via Orazio. Un gruppo di street-artist sarà impegnato a riqualificare il muro adiacente sperimentando tecniche e colori sul tema “Pirati e mobilità”. L’iniziativa rientra negli obiettivi dell’assessorato all’Aggregazione sociale del comune di Pescara volto a rendere fruibile la zona, tristemente nota per essere diventata ricovero di senza tetto. Dalle 18:00 invece, Piazza Garibaldi, dove si trova il Circolo Aternino che dal 16 luglio è sede della mostra di arte contemporanea Sparta, ospita una competizione informale per contendersi i premi messi in palio dal Biciclettaio (premi ai primi tre classificati). In contemporanea, negli spazi di Sparta, allestimento di bici d’epoca e magliette del ciclismo di altri tempi a cura del Biciclettaio e Borracce di poesia. Previste una “giostra cavalleresca” in bicicletta, una caccia al tesoro fotografica (necessari macchina fotografica o cellulare accessoriato), prove di decorazione di un telaio. La partecipazione è aperta e chiunque abbia a cuore il tema della mobilità in bici e vuole coinvolgere le associazioni cittadine che da tempo, in modi diversi ma con un obiettivo comune, promuovono l’uso della bici in città.

 

Intervista a Lucia Zappacosta, curatrice del progetto Sparta-Dell’altra arte: come l’arte salva gli spazi dal degrado.

 Il caso del dormitorio di via Orazio, soprattutto il suo epilogo, testimonia come l’arte contemporanea, in qualsiasi forma si possa intendere, abbia la fattiva potenzialità di sottrarre spicchi urbani al degrado nel quale sono involontariamente scivolati. In sostanza, se la Giostra biciclettesca domani non passerebbe su quella pista ciclabile non si sa quanto tempo sarebbe passato prima che il dormitorio venisse nuovamente sgomberato.

Lucia, quali sono stati gli intenti del progetto Sparta per riqualificare questa zona, un po in ombra ma a due passi dal cuore del centro storico?
Il nostro progetto Sparta-Dell’altra arte prevede una serie di incontri ed attività culturali che affiancano la mostra d’arte contemporanea di giovani artisti under 35 di calibro internazionale. In collaborazione con l’assessorato alla Mobilità abbiamo organizzato due giornate per riflettere sui sistemi di mobilità alternativa, una tematica a cui come galleria White Project, abbiamo sempre dedicato spazio ed energie. Avevamo in mente varie location ciclabili per il secondo evento legato alla mobilità e targato Sparta, ma abbiamo deciso di affiancare l’aspetto ludico della Giostra biciclettesca con un intervento di riqualificazione di una pista ciclabile vicina a Sparta, al Circolo aternino e alla galleria, proprio dietro il centro storico che era davvero impraticabile.
Quali interventi avete sollecitato e quali il Comune ha messo in atto per rendere possibile la manifestazione?
Abbiamo identificato la pista ben prima dell’inizio di sparta, il 16 luglio, abbiamo documentato fotograficamente la situazione e con queste foto alla mano (mostrate pubblicamente anche durante il primo incontro legato alla mobilità il 25 luglio) abbiamo coinvolto gli assessorati di riferimento, Mobilità e Aggregazione sociale, per comprendere la fattibilità dell’intervento. In effetti come associazione eravamo preoccupati che questi senza tetto venissero solo spostati, o spostati momentaneamente, per questo oltre ad Attiva e alla polizia tramite il Comune abbiamo chiesto l’intervento anche dei servizi sociali. Siamo sicuri che queste persone non vadano fiere del loro status e vadano aiutate. Abbiamo poi pensato di effettuare un intervento di street-art legato ai temi di ‘Mobilità e pirati’ perchè sul lungo fiume nelle immediate vicinanze c’è una rimessa di barche.
Quali altre zone della città soffrono dello stesso problema e quali potrebbero essere sottratte al degrado attraverso l’arte o grazie all’arte?
Mi occupo di street art ormai da diversi anni ed ho promosso alcuni eventi per trasformare alcune zone grigie della città in luoghi di socializzazione. Come è stato sperimentato in altre città ed anche a Pescara l’arte urbana oltre ad essere un’espressione artistica,costituisce anche una forma di educazione al bello ed al miglioramento estetico della realtà urbana,spesso degradata o anche semplicemente anonima e povera di potenziale emotivo,in grado di trasmettere sentimenti di rispetto dell’ambiente e di coscienza civile. Partendo da questo presupposto l’arte soprattutto in una città grigia come quella di Pescara può costituire un semplice coadiuvante per riqualificare diverse zone della città: da quelle periferiche a quelle centrali ma degradate. Alcuni esempi oltre ai classici Rancitelli e San Donato sono il versante nord del fiume dove sorgono le vecchie fabbriche della draga in via Valle Roveto occupate da centinaia di clochard anche queste ampiamente documentate fotograficamente dai ragazzi della nostra associazione, una sorta di Berlino est a pescara, alcune zone di Zanni e per assurdo anche piazza Santa Caterina, in pieno centro a Pescara, che avrebbe bisogno di maggior controllo e di un’attività progettuale che riconsegni il giardino ai suoi cittadini.

 

Daniele Galli