La carenza di ossigeno molto probabilmente è legata all’emorragia della madre e, infatti, i periti non hanno riscontrato lesioni del feto o della placenta. Resta da attendere, ora, gli accertamenti che saranno effettuati sulla mamma del bimbo, in lento miglioramento, dopo la tragedia avvenuta all’ospedale di Pescara. In precedenza la donna, che avvertiva forti dolori al fianco, si era rivolta al nosocomio di Chieti, ma i medici l’avevano rispedita a casa.
Nell’inchiesta, condotta dal pm del tribunale di Pescara Valentina D’Agostino, sono indagati quattro medici dell’ospedale teatino.