Pur ritenendo fondamentali queste strutture, infatti, le associazioni Patto per Montesilvano, Prospettiva Futura, Montesilvano nel cuore, Pescarabici, WWF, Legambiente Terre del Cerrano, Ecoistituto Abruzzo, Lega Italiana Protezione Uccelli, Italia Nostra, Webstrade.it, il Comitato di quartiere “Il Gabbiano” chiedono però alle amministrazioni interessate e al Comitato di valutazione di impatto ambientale della Regione di poter ottenere il massimo beneficio minimizzando il rischio di apportare danni alle comunità interessate. Grazie ad un proficuo dialogo tra le associazioni e le istituzioni interessate (Provincia di Pescara come ente appaltante e Comuni di Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi Marina come fruitori delle opere) è stata già accolta la richiesta di spostare verso la ferrovia il Ponte Adriatico per evitare interferenze con l’habitat di canneto presente alla foce e sono state individuate delle zone in cui si rendono necessarie delle procedure di bonifica.
Ma il punto focale riguarda l’utilizzo del ponte per la viabilità ordinaria. Le associazioni, infatti, chiedono che la nuova struttura, insieme al ponte sul Piomba, sia utilizzata solo dal filobus, evitando in questo modo che possa essere “scambiata” per una tangenziale nord, con evidenti conflitti con pedoni, ciclisti e trasporto pubblico. Per questo motivo potrebbero essere ridotte le dimensioni in sezione della carreggiata ed in altezza dei piloni del ponte.
Inoltre, per consentire il completamento del ramo 6 della rete Bici Italia, ciclovia Adriatica, già esistente da Pineto a Tortoreto ed in via di realizzazione da Ortona a Vasto sul sedime dell’ex tracciato ferroviario, il progetto dovrebbe prevedere piste ciclabili sia parallelamente al mare sia verso l’interno lungo il Fiume Saline, bilanciando meglio le risorse destinate alla mobilità con auto rispetto a quelle destinate alla mobilità a piedi ed in bicicletta.
Il ponte dell’Adriatico è utile, dicono le associazioni, ma solo se destinato al trasporto pubblico, perché potrebbe contribuire a ridurre il traffico automobilistico sulla costa aumentandone il prestigio sociale e turistico oltre che il valore economico.