Pescara. Manette ai polsi di Mario Ferri, il Falco di Montesilvano noto per le invasioni sui campi di calcio di tutti il mondo. Agli arresti domiciliari da luglio per l’invasione al Giro d’Italia, è evaso ed è stato arrestato dalla polizia di Pescara.
Dopo l’ultima invasione, a bordo di una bicicletta, durante la tappa pescarese del Giro d’Italia, Mario Ferri era finito agli arresti domiciliari su disposizione del tribunale di Firenze. Quell’ennesima bravata, sempre compiuta indossando la maglietta di Superman, costò cara al Falco, già sottoposto ad obbligo di dimora dopo le scorribande nelle finali di Champions League e addirittura ad Abu Dhabi. Ad arrestarlo e’ stato il personale della questura di Pescara su disposizione del Tribunale di Firenze, che ha disposto la custodia cautelare in carcere. Negli ultimi giorni i controlli della polizia hanno consentito di scoprire che non era in casa per cui e’ di nuovo scattata la detenzione in carcere. Nelle ultime settimane, Ferri, dalle proprie e numerose pagine su Facebook aveva annunciato di voler addirittura invadere il Parlamento, oltre che la sua prossima carriera da Dj-invasore di discoteche. Ieri, invece, aveva sottolineato la sua preoccupazione proprio per l’arresto: “Ragazzi … sento una gran puzza di guai… si sono schierati tutti contro di me…. e nn vabene x niente…. Sono pronto al peggio….”, scriveva alle 1:40, aggiungendo alle 13:20, dopo l’ennesimo controllo domicialiare: “Questo mi ci mancava del mio repertorio…una bella sceneggiata a petto nudo davanti i carabinieri urlando spaccando e lanciando sedie…Motivo? Si inventa che io non posso ricevere visite quando posso invece!C..o!Gli abusi di potere…ma la capito che il pazzo nn ha paura di un c…!!!”. Scenata che potrebbe aver fatto propendere il Tribunale a decidere per l’arresto.
Approfondimenti: Mario Ferri
Daniele Galli