Pescara. Il marchio Made in China nascosto da quello, contraffatto, del Made in Italy: la Guardia di Finanza ha sequestrato 300mila occhiali ‘taroccati’ in tutta Italia, 20mila solo a Pescara. Nel capoluogo adriatico una rete di società che copriva l’affare: l’indagine originata da una truffa alle assicurazioni.
Era stato un rivenditore di occhiali pescarese a denunciare, lo scorso dicembre, alla propria compagnia di assicurazioni il furto di 500mila euro di merce. Ma la compagnia, insospettita, aveva inoltrato la segnalazione alle Fiamme Gialle. Il Nucleo di polizia tributaria, partendo da quelle fatture, ha fatto partire l’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore di Pescara Valentina D’Agostino, con la collaborazione di altri Reparti sparsi tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Lazio, scoprendo che il lamentato furto era in realtà un mero escamotage, una simulazione destinata a coprire una serie di fatturazioni per operazioni inesistenti emesse da società “cartiere” ubicate nel territorio pescarese per l’importo complessivo di oltre 2,6 milioni di euro.
L’organizzazione criminale aveva come scopo, in realtà, l’introduzione nello Stato e la commercializzazione di occhiali contraffatti nel marchio “Made in Italy” e nella sigla “CE” che certifica la genuinità del prodotto. Una rete di piccoli imprenditori e 12 società coinvolti nell’organizzazione è stata ricostruita, così come è stato rintracciato tutto il percorso seguito dagli occhiali contraffatti sin dalla introduzione sul territorio nazionale. Difatti, gli occhiali provenienti dalla Cina, dopo essere stati nazionalizzati attraverso la dogana di Venezia, venivano spediti a società del nord-est, incaricate di “ricondizionarli”, procedendo alla cancellazione del marchio “Made in China” ed all’apposizione di quello “Made in Italy” e della sigla “CE”, pur in assenza di alcun tipo di certificazione attestante la conformità del prodotto alla normativa europea.
Sono così scattate numerose perquisizioni che hanno riguardato, oltre Pescara, località del bellunese, del veneziano, del trevigiano, del viterbese e del fermano. Al momento sono indagati: S. P., 40 anni, romano; U. G., 45 anni, pescarese; C. M., 35 anni, pescarese ; P. B., 65 anni, pescarese; P. H., 57 anni, cinese. A loro carico pendono reati fiscali, nonché quello di introduzione e commercializzazione, in forma di associazione a delinquere, di merce contraffatta. Le società coinvolte sono tutte italiane, una riconducibile ad un imprenditore di origine cinese. Nel corso delle perquisizioni, le Fiamme Gialle hanno sequestrato, oltre a documentazione contabile, circa 300mila occhiali , sottratti così dal mercato in quanto non rispondenti agli standard qualitativi europei; nella sola città di Pescara, sono circa 20mila i pezzi sequestrati.
Daniele Galli