Pescara città da primato per l’assenza di randagi

cani-randagiPescara. Tanti i problemi di natura urbana che ricadono sul capoluogo adriatico. Tra i tanti, però, non si annovera quello del randagismo: a Pescara, infatti, può attribuirsi il primato per la città randagio-free, grazie alla costante collaborazione tra associazioni e, polizia municipale e amministrazione. Un connubio che punta ad incrementarsi.

Sono molti i volontari che lavorano per assicurare una vita dignitosa ai nostri amici a quattro zampe, dalla Lav all’Enpa fino alla Lega per la difesa dei diritti animali. Si tratta di associazioni no – profit che svolgono il loro lavoro, nella gran parte dei casi gratuito, per puro spirito di solidarietà e vicinanza al mondo animale. Grazie a queste attività la città di Pescara fortunatamente è riuscita e riesce ancora ad evitare il problema del randagismo: nello specifico, grazie in primo luogo alla collaborazione tra la Polizia Municipale e l’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, e al costante e serrato controllo del territorio, sono anni che non ci sono cani abbandonati a vagare per strada. Il servizio di monitoraggio è gestito dai volontari dell’Enpa, che vigilano sui cani smarriti e cercano, qualora questi sono provvisti di microchip, di restituirli ai legittimi proprietari. Nel momento in cui, però, non si riesce nell’intento, i cani sono portati nel ‘DogVillage’ di Montesilvano, in attesa di adozione.

Già dalla prossima settimana, l’amministrazione comunale potrebbe assegnare una stanza dove i volontari dell’Enpa, che finora hanno usufruito di uno spazio all’interno dell’Urp, potranno svolgere le loro attività in maniera continuativa e regolare. E’ stata infatti verificata la disponibilità ed è stato inoltre contattato il Presidente dell’Enpa, Carmelita Bellini, per metterlo al corrente della situazione. “Credo tuttavia che l’amministrazione comunale possa e debba contribuire maggiormente all’attività dei volontari, come d’altronde è stato sollecitato dagli stessi. Se vogliamo continuare a mantenere il primato in Italia di città senza randagi è necessario istituzionalizzare il servizio, mettendo ad esempio a disposizione un’altra autovettura necessaria agli spostamenti dei volontari e individuare una persona con un incarico ben preciso, a prescindere dall’attività dei volontari”, commenta il consigliere comunale Adele Caroli, che si è occupata con passione della vicenda.

 

Daniele Galli


Impostazioni privacy