Un Botellón flash, organizzato in soli due giorni e ridotto a sole tre ore di durata. La seconda edizione del party spagnolo divenuto primo tormentone dell’estate pescarese sarà, se si farà, molto diversa dal raduno libero e a base alcolica tenutosi lo scorso 5 giugno sulla spiaggia della Madonnina. All’ora, il tam-tam su Facebook iniziò con due settimane di preavviso, radunando ben 5mila ragazzi ma anche allertando una massiccia mole di forze dell’ordine; fu inizialmente cercato anche di impedire l’accesso alla spiaggia, poi la festa partì ugualmente, fino alla mattina successiva, quando sulla sabbia rimasero bottiglie e rifiuti sparsi ovunque. Una festa riuscita a metà: tanto e buono il divertimento, eccessiva l’inciviltà che si trascinò dietro un inevitabile mole di polemiche. Tanto che quando su Facebook si ripropose, pochi giorni dopo, il secondo evento sulla spiaggia, gli organizzatori furono costretti ad abortire l’intenzione sotto pressioni delle istituzioni e delle autorità giudiziarie. Qui e li alcuni emulatori, dagli scarsi risultati, fino a ieri.
Sul social network è stata creata la pagina Flash’! Secondo Botellòn in spiaggia – Pescara e su questa, agli invitati, è stato chiesto maggior senso civico. Allo spirito intrinseco della festa spagnola, ognuno si porta da bere e dopo il divertimento libero si lascia tutto pulito, sono state aggiunte altre regole ben precise: solo bottiglie in plastica e sacchetti per l’immondizia. “Mi raccomando, al nord è obbligatorio”, esorta Marco; “questa volta è tutto nelle nostre mani”, raccomanda il fondatore della pagina, Flash Botellón. Ma non mancano gli scettici: c’è chi si lamenta per l’immorale promozione dell’abuso alcolico, chi spera che le polemiche del mese scorso scongiurino nuovamente la replica, e chi protesta per lo scarso periodo di pubblicità. Ma la promozione “flash”, viene spiegato, è stata pensata per “ovvi motivi”; si spera, cioè, di non dare tempo alla Questura di adottare lo stesso cordone di agenti schierato alla prima. Difficile da credere, soprattutto perché sulla pagina Facebook si annuncia: “Questa volta saremo 10mila”.
Il tentativo di limitare la festa dalle 23:30 alle 2:30, inoltre, difficilmente riuscirà in pratica a tenere a bada i ragazzi o a “buttarli fuori” dall’Arena del Mare allo scadere dell’orario fissato per la fine. Le risposte e le sentenze, si rimandano a stasera.
Daniele Galli