Pescara. Pescara città “pilota” per il piano del ministro dell’Interno Alfano per la requisizione delle seconde case degli italiani per ospitare profughi e migrantes che sbarcano sulle coste del sud Italia.
A riportare la notizia sono oggi il quotidiano Il Giornale e l’Opinione, facendo scatenare le proteste del centro-destra locale. Il piano del Viminale includerebbe circa centomila immobili, dalla provincia di Lecce sino a Trieste, con la scelta di Pescara come città test. Requisite solo le seconde case sfitte e non le strutture alberghiere, che possono solo offrire il servizio d’alloggio, che verrebbe valutato dalla prefetture. “Per il momento – si legge su L’Opinione – l’operazione decollerebbe dal comune adriatico abruzzese e riguarderebbe circa 5.500 alloggi, tutti tra Vasto e Francavilla a Mare: il via libera alla requisizione sarà attivato intorno al 20 dicembre”.
“Se è vera tale intenzione, siamo pronti a smontare il mondo per impedire una violazione dei legittimi diritti degli italiani”, commenta a caldo il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.
“È vergognoso, è spudoratamente scandaloso”, afferma, “innanzitutto tramite il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri faremo depositare un’interrogazione urgente al Governo per la conferma di tale notizia. E se il risultato sarà positivo prepariamo Pescara alle barricate, perché nessuno, a partire da un Governo non eletto e dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, può pensare di effettuare un esproprio di massa e di farla franca”.
Secondo il sindaco Alessandrini, però, si tratterebbe di una “bufala” e replica a Forza Italia:”“Il partito della paura colpisce ancora, diffondendo notizie assurde quanto false”
“Il Viminale ha già smentito la notizia”, riferisce il primo cittadino, “e anche il Comune di Pescara evidenzia con forza come questi articoli non abbiano alcun fondamento nella realtà, stigmatizzando la diffusione di non notizie, meglio, di bufale, che hanno il solo scopo di avvelenare l’aria”.
Intanto, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, oggi nel pescarese per una serie di eventi per il No al Referendum Costituzionale, annuncia: “Ho già presentato un’interrogazione parlamentare per conoscere la verità. So che c’è un piano, so che è stato rinviato a dopo il 4 dicembre per non intralciare la campagna referendaria. Non siamo razzisti, ma un piano del genere è inaccettabile”.