Pescara. Stalking e violenza sessuale commessa ai danni di una coetanea. Sono i reati di cui deve rispondere un 15enne arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Pescara in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale per i Minori dell’Aquila.
Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata dai familiari della vittima, che ha coraggiosamente raccontato quanto accaduto. Il canovaccio è quello ricorrente in molte storie simili: la fine della storia d’amore che il minore non ha accettato, mettendo in atto per diversi mesi, reiterate minacce e molestie telefoniche sia nei confronti della 15enne che della madre.
Le condotte persecutorie non avevano confini e limiti: in qualche circostanza il ragazzo ha fatto irruzione nell’aula della vittima minacciandola ed importunandola, ignorando i ripetuti richiami del personale scolastico. Ad agosto l’ha addirittura costretta a seguirlo per una nottata intera suscitando le preoccupazioni dei genitori e degli amici.
La vittima, come spesso accade, in più circostanze ha incontrato il suo aguzzino sperando di chiarire la vicenda e mettere fine all’incubo, ma tutto è stato inutile: in uno di questi incontri è stata addirittura costretta ad un rapporto sessuale non consenziente.
Dopo mesi di soprusi fisici e psicologici la giovane e la madre hanno trovato il coraggio di raccontare quanto successo ai Carabinieri che hanno ricostruito gli episodi narrati dalla giovane ed interessato la Procura per i Minorenni dell’Aquila che, con un tempestivo provvedimento, ha messo fine, almeno per il momento, all’incubo vissuto dalla ragazza e dai suoi familiari.
Il giovane stalker è stato arrestato nella mattinata di ieri e tradotto presso l’I.P.M. di Casal del Marmo (Roma).