Bussi, pesci al mercurio: l’Istituto Superiore di Sanità conferma l’elevata gravità

Bussi. L’Istituto Superiore di Sanità conferma la gravità dei dati di contaminazione nelle acque della Val Pescara, in particolare sul mercurio riscontrati nella fauna ittica: livelli per l’uso alimentare superati nel 33% dei 18 campioni analizzati.

A riferirlo è il Forum abruzzese dei diritti dell’acqua, che con una nota commenta: “le parole del rappresentante del massimo organo dello Stato in materia sanitaria contenute nel verbale della riunione di martedì scorso (LEGGI IL VERBALE) non lasciano spazi a dubbi che, improvvidamente e senza alcuna base scientifica, qualche rappresentante locale voleva insinuare”.

“L’Istituto richiama quanto avevano già rilevato nella perizia depositata al processo”, prosegue il Forum, “commentando anche i dati emersi durante la riunione sui sedimenti del Tirino, e quindi sostiene che Emerge uno scenario di contaminazione da mercurio di elevata gravità con rischio per la salute umana, ciò anche sulla base dei dati di monitoraggio rilevati nel 2012 (in realtà 2014, ndr) dei sedimenti del fiume Tirino con concentrazioni fino a 58 mg/kg“.

“Per quanto riguarda i dati dello studio (quello sui pesci dell’IZS, ndr)”, prosegue il verbale dell ISS, “anche se rilevati su un numero esiguo di campioni in alcuni casi superano i limiti sanitari e devono essere quindi valutati, insieme con gli altri dati disponibili degli enti competenti, con la massima cautela alla luce dello stato di elevata criticità dell’area evidenziato nella perizia”.

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