Pescara. Verrà aperto domani il cantiere per l’esecuzione dei lavori per l’adeguamento sismico della scuola elementare di Largo Madonna: l’intervento avrà lo scopo di migliorare la sicurezza dell’Istituto a fronte di un terremoto. Per i prossimi venti giorni, dunque sino a fine anno scolastico, le opere interesseranno il piano terra e in particolare verrà interdetto l’uso dell’aula polifunzionale e del locale adiacente. L’amministrazione si è impegnata a riconsegnare in tempo per settembre, dunque alla ripresa delle lezioni, una scuola completamente sicura.
“Quando ci siamo insediati al governo della città – ha ricordato l’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti nel corso dell’incontro svoltosi nei locali della scuola con i genitori dei bambini iscritti nella scuola elementare di Largo Madonna, alla presenza della dirigente Francesca Berardinelli e dei dirigenti tecnici che seguiranno l’intervento – tra l’altro all’indomani del terremoto de L’Aquila, abbiamo dato massima priorità alla necessità di realizzare opere sostanziali e durature nelle nostre scuole. Abbiamo avviato una ricognizione dei fondi a disposizione e abbiamo trovato nei cassetti un vecchio finanziamento ministeriale sospeso di 1 milione di euro, destinato alle scuole di via Milano e di Largo Madonna, che la Regione si stava per riprendere in quanto non era stato speso dal Comune dal 2007. Tra l’altro si trattava di finanziamenti finalizzati, nati esclusivamente per i due istituti e che non potevamo reimpiegare altrove. A quel punto abbiamo iniziato i ‘viaggi della speranza’ a L’Aquila e Roma per convincere Governo e Regione che quei fondi ci servivano veramente, cercando di rallentare la manovra di riappropriazione già iniziata, i nostri tecnici hanno dovuto lavorare in tempi record per convincere gli Enti delle criticità dei due istituti, e alla fine siamo riusciti nel nostro intento e abbiamo recuperato 380mila euro destinati solo alla scuola di Largo Madonna, e altri 400mila euro per via Milano dove i lavori sono già iniziati. I soldi non serviranno per ‘abbellire’ la scuola, per fare murales o per tinteggiare le pareti, ma serviranno per migliorare le condizioni di resistenza sismica dell’edificio, al fine di renderlo strutturalmente idoneo, dunque per aumentare il livello di sicurezza. Ovviamente, trattandosi di finanziamenti ministeriali abbiamo l’obbligo di rispettare con massimo rigore le date di inizio cantiere, pena il decadimento totale del finanziamento, dunque non abbiamo potuto posticipare l’apertura a luglio, ma la consegna va fatta entro domani. Tra l’altro se vogliamo riconsegnare la scuola a studenti e docenti per la ripresa delle lezioni non potevamo comunque attendere le vacanze estive perché il cantiere richiederà almeno tre o quattro mesi di lavori. L’incontro ha però l’obiettivo di garantire che non ci saranno problemi di convivenza, né interferenze tra lo svolgimento delle attività didattiche e l’apertura del cantiere. Nei mesi scorsi abbiamo aperto un Tavolo di coordinamento con la Dirigente, la dottoressa Berardinelli per studiare insieme la soluzione che producesse il minor impatto sull’utenza scolastica e abbiamo trovato la soluzione: sino a fine anno scolastico non potrà essere usata l’Aula polifunzionale al pianterreno e il locale adiacente che diventerà zona di cantiere”.
“I lavori – ha specificato l’ingegner Polce – riguarderanno l’area in cemento armato della parte nuova dell’edificio scolastico, non la parte vecchia che è più adeguata. Domani consegneremo i lavori e l’attuale aula magna-polifunzionale sarà isolata rispetto al resto della scuola. Gli operai utilizzeranno un’uscita di sicurezza e un percorso riservato realizzati nella parte posteriore della scuola e gli studenti non potranno in alcun modo accedere alla zona dei lavori. E’ evidente che solo una volta finite le lezioni l’impresa intensificherà l’intervento. Contiamo di chiudere le opere prima della ripresa delle lezioni, ma se dovessimo sforare di qualche giorno, la Dirigente ha già fissato una rotazione delle aule. L’intervento prevede la realizzazione di un sistema di rinforzo delle fondazioni attraverso un sistema di pali che vista la tipologia del terreno consentiranno di rendere più sicura la parte nuova dell’edificio, realizzata nel 2001, ma consideriamo che solo nel 2003, dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia, anche Pescara è stata inserita tra i territori a rischio sismico, imponendo il rispetto di nuove normative. Il progetto prevede anche l’installazione di sistemi di rinforzo tra la parte nuova e quella vecchia dell’edificio che comunque è già sicura”.
“Intanto nel corso dello svolgimento dei lavori – ha concluso Renzetti – verificheremo anche la disponibilità di fondi per fronteggiare alcune infiltrazioni d’acqua nel solaio segnalate dall’Istituto e dai genitori nelle aule di due terze classi, nel corridoio e nell’aula multimediale, tutti posti all’ultimo piano dell’edificio della parte vecchia del fabbricato. Ovviamente l’amministrazione comunale continuerà a monitorare il cantiere, rimanendo a disposizione della Dirigente scolastica, dei docenti e dei genitori per fronteggiare insieme qualunque tipo di necessità”.