Una tendenza che non trova riscontro né nella media nazionale (+7%) né in quella degli scali dalla dimensioni simili per dimensioni e prospettive all’aeroporto d’Abruzzo: +25,4% Ancona, +30,3% Rimini, +16% Trapani, +29,4% Treviso, +11% Forlì, + 10,6% Reggio Calabria.
Il segno negativo riguarda sia i collegamenti nazionali (poco più di 41mila passeggeri contro i 43mila del primo trimestre 2010) che quelli internazionali: 39mila passeggeri quest’anno contro 43mila dell’anno precedente.
Vengono confermate, dunque, le preoccupazioni espresse nei mesi scorsi dalla Cna abruzzese, secondo cui “è giunto davvero il momento di ripensare le strategie per l’aeroporto d’Abruzzo, ormai quasi esclusivamente legato alle sorti del suo principale vettore low cost, gli irlandesi di Ryanair, che pure nelle prossime settimane potenzierà i collegamenti da e per Pescara. Spetta alla Regione ed ai principali azionisti, come le Camere di commercio abruzzesi, mettere in piedi un percorso che porti al rafforzamento della compagine societaria che guida lo scalo, la Saga, ma che soprattutto si apra in modo decisivo all’apporto dei capitali privati, sin qui assolutamente marginali, con appena il 15% delle quote possedute”.
“I piccoli scali che più hanno fatto leva sulla capacità di attrarre risorse private, come nel caso di Ancona” aggiunge “sono gli stessi che hanno fatto segnare le performance migliori, e ciò deve essere di esempio anche per l’Abruzzo. La Saga deve poter contare su risorse finanziarie certe per le attività di promozione e di marketing, perché l’aeroporto è l’unica porta d’accesso di cui dispone il turismo abruzzese per promuoversi sui mercati internazionali”.
Casciano (Pd): Soluzione allungamento della pista. “Prima sono stati gli utenti dei voli low cost a bocciare l’aeroporto d’Abruzzo, come rivelato dalla classifica del popolare sito eDreams, che ha visto il nostro scalo fra gli ultimi 10 del mondo per servizi come negozi, sale d’attesa, trasporti, e oggi sono i viaggiatori secondo i dati diffusi da Assaeroporti.it e Cna Abruzzo a confermare il declino dello scalo”, sottolinea il segretario cittadino Pd Stefano Casciano, che in una nota suggerisce: “Da quasi dieci anni è stato elaborato un progetto per l’allungamento di 240 metri della pista dell’aeroporto, un’operazione del valore di circa sei milioni di euro. I fondi necessari sono stati rintracciati nella disponibilità del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), che ha inserito da anni il finanziamento di quest’opera nella sua programmazione, ed ancora nell’ultima, senza però trovare attuazione definitiva. Questo allungamento permetterebbe all’aeroporto d’Abruzzo di accogliere una tipologia di aerei più grande con cui diventerebbe finalmente possibile inaugurare nuove rotte intercontinentali dirette e senza scali intermedi”.