Subito dopo lo sgombero dell’ex mercato abusivo dell’area di risulta da parte del Comune, gli africani che tenevano le bancarelle avevano allestito un presidio di protesta tra i portici e il marciapiede della stazione centrale. Nei mesi, il presidio era diventato un bivacco e negli ultimi giorni da diverse parti sono arrivate segnalazioni riguardo la circolazione di alcune buste di dubbia provenienza e contenuto. E non è certo segreta la diffusione del commercio di merce contraffatta all’interno della popolazione senegalese del capoluogo adriatico.
Stamattina, a meno di 200 metri di distanza, una pattuglia della Guardia di Finanza, con una seconda unità cinofila di supporto, ha piazzato un posto di blocco e, immediatamente, il presidio-bivacco è scomparso. Il controllo è durato un’oretta, fino alle 10:30 circa.
“Quando le fiamme gialle si sono allontanate”, riferisce Marco Forconi, portavoce del gruppo nazionalista Audere Semper e titolare di una libreria all’interno della stazione, “i bivaccatori sono tornati”. Immediatamente, la Finanza è tornata a fare controlli, stavolta proprio nel portico del bivacco.
“Sono a conoscenza”, prosegue Forconi, “di una unità anti-degrado della Polizia Municipale: perché non è mai presente in quella zona, dove c’è un costante assembramento quotidiano tra le 40 e le 80 persone?”.