Catignano. Teneva segregata in casa la moglie di 29 anni e, come se non bastasse, la maltrattava e la riempiva di botte. L’uomo, un romeno di 32 anni che vive a Catignano è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Penne e deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e minaccia aggravata.
A disporre l’arresto è stato il Tribunale dopo “una delicata attività investigativa” dei carabinieri, coordinati dal capitano Massimiliano Di Pietro, comandante della compagnia di Penne.
La vittima si è, infatti, rivolta all’Arma “al culmine di una serie di soprusi quotidiani”, come si legge in una nota dei carabinieri. I maltrattamenti sarebbero iniziati alcuni anni fa, dopo la nascita della figlia e le difficoltà lavorative dell’uomo. A seguito di un breve periodo di tranquillità, le angherie sono riprese “con violenza” dal mese di gennaio. Secondo il racconto dei militari sarebbero stati diversi gli episodi che hanno visto la giovane donna subire percosse, aggressioni fisiche e verbali, minacce, tanto da dover essere medicata al pronto soccorso di Chieti. In quella occasione, perà, non aveva svelato l’origine delle contusioni e delle ecchimosi, temendo ulteriori ripercussioni. L’ultimo episodio si sarebbe verificato il 22 aprile quando il romeno, ubriaco, avrebbe ripetutamente percosso la donna per l’intera serata, fino alle prime ore della notte, rinchiudendola in casa e minacciandola con un coltello per impedirle di chiedere soccorso e di rivolgersi ai carabinieri. I militari hanno potuto contare sulla collaborazione di una familiare dell’uomo e della vittima.