Lo ha detto l’assessore alle Politiche dell’Accoglienza nella legalità Barbara Cazzaniga nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare il progetto, alla presenza, tra gli altri, di Damiana Guarascio, Segretario generale della Federazione Aiccre Abruzzo, di Paola Fiorini, responsabile per il Comune del progetto, di Piero Stanchi, esperto di politiche comunitarie, e di Latifah Belkacem, referente operativo dell’Antenna regionale Nirva per il Comune di Pescara.
“Obiettivo del progetto – ha spiegato l’assessore Cazzaniga – è il rimpatrio volontario assistito, partito da una rete nazionale rivolta ai cittadini stranieri provenienti da paesi terzi ai quali verrà data l’opportunità di tornare nel proprio paese d’origine, ricorrendone le condizioni, sostenendolo anche nella fase di reinserimento sociale, nel rispetto dei diritti e della dignità degli utenti. Gli extracomunitari sono una realtà che dobbiamo imparare a gestire, intercettando coloro che vogliono vivere e lavorare nel nostro paese e che devono divenire una risorsa, ma anche valorizzando e supportando coloro che manifestano la necessità di tornare nel proprio paese d’origine per reinserirsi, il nostro dovere è quello di aiutarli nella loro terra”. “Il progetto – ha spiegato la dottoressa Guarascio – è costituito da tre sessioni. Nella prima c’è stata la costituzione della rete nazionale Nirva che oggi conta la presenza di 200 organizzazioni pubbliche e private, con l’Associazione Italiana dei Comuni e Regioni d’Europa, l’Organizzazione internazionale per le Migrazioni, e il Consiglio Italiano per i Rifugiati che fanno capo al Ministero dell’Interno. In Abruzzo abbiamo assegnato al Comune di Pescara il ruolo di ‘antenna regionale’-capofila di 99 Comuni, le 4 Province e la Regione Abruzzo. Il target di riferimento sono quei migranti di paesi terzi che vogliono tornare a casa propria perché vivono una situazione di disagio, ma per poter accedere ai benefit offerti dal progetto il migrante deve avere il permesso di soggiorno e avere alcuni requisiti, come essere un rifugiato che rinuncia al proprio status, i richiedenti asilo politico ai quali tale condizione viene rifiutata e che presentano domanda entro 30 giorni, i richiedenti che hanno presentato ricorso contro la negazione dell’asilo politico, gli stranieri ai quali è stato rifiutato il rinnovo del permesso di soggiorno e i migranti che hanno il permesso di soggiorno per sei mesi in aspettativa lavorativa. Non potranno usufruirne coloro che hanno un permesso di soggiorno di lunga durata. In sostanza tali utenti potranno usufruire di alcune agevolazioni per tornare nel proprio paese, come il biglietto per il viaggio e la relativa organizzazione, i documenti necessari, l’assistenza medica e infermieristica in presenza di malattie e una sovvenzione economica quale sostegno per il reinserimento sociale nel proprio paese”. “In realtà – ha ancora aggiunto la Belkacem – saranno solo 200 gli stranieri che potranno essere compresi nel progetto in tutta Italia e, anche se sino a oggi nessuno in Abruzzo ha avanzato tale istanza. Per tutte le informazioni, basterà telefonare al numero nazionale 06.69941477, oppure allo Sportello per l’Emigrazione aperto dal Comune di Pescara, al quarto piano della palazzina ex Inps, contattabile al numero 085.4283682, o alla mail retenirva@comune.pescara.it, mentre l’orario di apertura al pubblico dell’ufficio sarà il lunedì e mercoledì dalle 8.30 alle 12.30 e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30”.
Monica Coletti