Pescara, attivato a San Donato il primo Ambulatorio cardiologico Sociale

damarioPescara. Il capoluogo adriatico primeggia nella lotta alle patologie cardiologiche. Visite cardiologiche, esecuzione di elettro ed eco-cardiogrammi, ecodoppler vascolari e posizionamento dell’holter pressorio: sono alcune delle prestazioni sanitarie che a partire dalla prossima settimana saranno garantite gratuitamente presso il primo Ambulatorio Cardiologico Sociale inaugurato stamane presso l’ex sede della Circoscrizione San Donato, in via Rubicone 15. All’interno vi opereranno, due volte a settimana, medici volontari, tra cui il primario del Reparto di Cardiologia dell’ospedale civile di Pescara, il professor Rasetti, e il cardiochirurgo Gabriele Giammarco dell’ospedale di Chieti.

Obiettivo dell’amministrazione comunale, che ha promosso tale iniziativa, è quello di istituzionalizzare e potenziare quanto più possibile i servizi all’interno della struttura, con l’apertura del Cup e del Centro prelievi, rivolto a un bacino di utenza di almeno 50mila persone, in attesa della realizzazione, entro due anni del nuovo Distretto sanitario di Pescara sud. Lo hanno annunciato gli assessori alle Politiche sociali Guido Cerolini e alla Sanità Roberto Renzetti nel corso della conferenza stampa odierna convocata per l’inaugurazione, alla presenza tra gli altri del Direttore generale della Asl Claudio D’Amario, con il professor Rasetti, dell’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia, del Presidente della Circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro, con alcuni consiglieri del quartiere, ossia Di Pasquale, Gagliardi, Pitucci, Di Brigida e Stanchi, il consigliere provinciale Gianni Teodoro e il Presidente dell’Associazione Asso che gestirà la struttura Luciano Fattori con Muny Citron.
“A partire dalla prossima settimana – ha ricordato il Presidente Teodoro – il rione San Donato avrà un servizio fondamentale per la cittadinanza, ossia la disponibilità di un Ambulatorio cardiologico essenziale in un territorio in cui registriamo un’elevata incidenza di popolazione over-65. Utenti che spesso non godono di condizioni economiche agiate e non possono permettersi visite a pagamento. Il progetto è nato proprio pensando a tale fetta di utenti della terza età e quando abbiamo avanzato la proposta di localizzare tale struttura nel rione San Donato abbiamo incontrato il consenso immediato della Asl che ha messo a disposizione i propri professionisti volontari e anche del Comune che ci ha concesso anche l’utilizzo dell’ex Ufficio Postale per l’imminente apertura del centro prelievi e dove intendiamo a breve far partire anche il Centro Unico di prenotazione, Cup, consentendo in questo modo a tutti gli utenti della zona di evitare di recarsi in pieno centro, in via Rieti, per usufruire del servizio”. A gestire la struttura tutti i giorni sarà l’Associazione Asso che ha preso in cura i locali e che si occuperà di raccogliere le prenotazioni degli utenti e di fissare il calendario delle visite, anche sulla base delle segnalazioni dei medici di base. “Nella struttura – ha spiegato il Professor Rasetti – verranno eseguiti esami di primo livello. L’Ambulatorio opererà almeno due volte a settimana, il lunedì e il mercoledì pomeriggio, dalle 15 alle 17.30, con la presenza anche del cardiochirurgo Giammarco per soddisfare i tanti utenti che hanno subito un intervento al cuore e che hanno difficoltà a raggiungere il nosocomio di Chieti per i relativi controlli. L’obiettivo è quello di sviluppare nel tempo ulteriori attività ambulatoriali, intercettando la disponibilità di altri colleghi sul territorio e riducendo i cosiddetti ricoveri impropri che oggi congestionano in modo costante il nostro presidio ospedaliero”. E dalla prossima settimana sarà attivato anche il servizio radiologico domiciliare, grazie al consigliere di circoscrizione e radiologo Carfagna che, raccogliendo le prenotazioni degli utenti della zona, si recherà a domicilio per effettuare esami radiologici con una strumentazione portatile, “rivolgendoci soprattutto a utenti over-65 con patologie polmonari o cardiache. “Noi disponiamo di un grande patrimonio, la sanità pubblica, che non possiamo disperdere e a tal fine dobbiamo imparare la corretta gestione delle risorse – ha sottolineato il manager D’Amario -, compreso l’ospedale : non si possono continuare a occupare posti letto per fare accertamenti o per ricoveri dettati dalla solitudine. L’ospedale non può continuare a compensare le disfunzioni della medicina del territorio, e per tale ragione occorre uno sforzo organizzativo puntando sui Distretti territoriali”.

Monica Coletti

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