“Ma il Comune di Pescara, con la collaborazione della Camera di Commercio, – ha spiegato il sindaco Luigi Albore Mascia – non intende abbassare la guardia: ora attendiamo che la Regione Abruzzo rilasci in tempi strettissimi l’autorizzazione del Servizio Gestione Rifiuti per consentire il prelievo dei restanti 10mila metri cubi per non determinare ulteriori ritardi, mentre il prossimo 30 marzo dovrebbe essere espletata la procedura di Via anche per il materiale che verrà dragato con i 2 milioni di euro messi a disposizione della stessa Regione. Continueremo a sentirci ogni giorno con il Provveditorato, la Regione e gli stessi operatori della pesca per mantenere alta l’attenzione sulla problematica che andrà risolta tra l’altro prima dell’inizio della stagione balneare, per non compromettere le attività di un’altra categoria produttiva, ossia i concessionari del nostro litorale”.
Nel frattempo l’amministrazione comunale è in attesa dell’esito delle nuove analisi eseguite sul materiale per capire la qualità di quei fanghi. Se i risultati non dovessero essere completamente negativi, si ridurrebbero infatti anche i costi per lo smaltimento consentendoci di incrementare la quantità di sabbia da prelevare. E nelle prossime ore anche il Commissario Goio dovrebbe ricevere il Decreto firmato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’ampliamento dei poteri straordinari che interesseranno la terza fase del dragaggio.