Vertenza Air One Technic: dipendenti in protesta all’aeroporto di Pescara

airone_technicPescara. Undici dipendenti della Air One Technic, l’azienda del gruppo Cai-Alitalia che si occupa della manutenzione degli aeromobili, stanno protestando dalle 8 di questa mattina sul tetto di uno degli edifici dell’aeroporto di Pescara, contro la decisione della proprietà di chiudere l’attività nello scalo abruzzese a partire dal primo aprile prossimo.

La protesta continuerà ad oltranza, annunciano, fino a quando non arriverà un preciso impegno da parte della classe politica regionale, già assicurato nel corso di un’altra manifestazione che si è tenuta all’Aquila nelle scorse settimane, durante la seduta del Consiglio regionale. Ci sarebbe, infatti, una cordata di imprenditori abruzzesi interessata a rilevare la Air One Technic, a patto però che Cai garantisca almeno 2 anni di commesse alla nuova azienda. La stessa soluzione era stata già adottata con la Ati tech a Napoli, ma per Pescara non è stato ancora raggiunto l’accordo. La Air One Technic conta 50 dipendenti, tutti altamente specializzati.

Testa e Di Giuseppantonio a Fiumicino martedì. La protesta dà i primi frutti: all’indomani della manifestazione sul tetto, i presidenti delle due Province, Confindustria Chieti rappresentata da Paolo Primavera, e Carla Mannetti direttore del settore trasporti e logistica della Regione, dove è ancora in corso la protesta dei circa 80 dipendenti di AirOne Technic che rischiano il licenziamento hanno avuto un incontro in aeroporto. E’ stato quindi fissato per Martedì 29 marzo, alle ore 9:00,  un incontro tra i presidenti delle Province di Pescara e Chieti, il sindaco di San Giovanni teatino, il direttore del settore Trasporti e logistica della Regione Abruzzo, i presidenti di Confindustria e della Camera di Commercio di Chieti a Fiumicino, nella sede dell’Alitalia, con Andrea Andorno, amministratore delegato di AirOne Technic, Carlo Schisano responsabile contratti Alitalia e con i vertici della compagnia di bandiera. La delegazione abruzzese guidata da Guerino Testa e Enrico Di Giuseppantonio chiederà di scongiurare la chiusura dell’attività di manutenzione dello scalo pescarese, quindi la perdita di posti di lavoro “in virtù dell’alto valore delle maestranze e, di conseguenza, l’eventuale declassamento dell’aeroporto Liberi a infrastruttura di serie B”.AirOne_Technic_Testa_Digiuseppantonio

“Stiamo facendo tutto quanto è nelle nostre possibilità per restituire ai lavoratori la speranza di non perdere il posto di lavoro”, dicono Testa e Di Giuseppantonio, “Per questo motivo abbiamo anche chiesto al presidente della Regione, Gianni Chiodi, di intervenire presso l’azienda al fine di sospendere la procedura di licenziamento perché ad essere a rischio non sono solo 80 famiglie ma anche il futuro stesso dello scalo abruzzese”.

Il commento di Carlo Costantini, capogruppo IdV alla Regione Abruzzo. “Le origini della crisi di Airone Technic sono note a tutti: mentre il Governo operava il salvataggio Alitalia, con la fusione di Airone, tutti si sono occupati dei lavoratori Alitalia e pochi (o nessuno) dei lavoratori di Airone o delle sue collegate. Nel frattempo la nuova Alitalia ha riorganizzato i propri servizi di assistenza e manutenzione tecnica e Pescara, con i lavoratori di Airone Technic, è rimasta esclusa da qualsiasi progetto. Ma questa è storia recente, con responsabilità politiche ben precise. Ora occorre, però, lavorare tutti per restituire speranza ai lavoratori e, con loro, alle prospettive di uno scalo già a rischio, che senza un centro specializzato di manutenzione aerea potrebbe subire un ulteriore declassamento. Se il problema, allo stato insuperabile, fosse solo di ordine temporale, nel senso che i potenziali acquirenti vorrebbero due anni di contratto di manutenzione garantiti, di fronte al Governo (o, presumibilmente, l’Alitalia) che ne offre, invece, uno solo, intervenga subito la S.a.g.a. S.p.a., con il supporto di tutti gli enti pubblici azionisti. Rilevi l’attività per non disperderne il knoh how ed impedirne la chiusura ed utilizzi l’anno di lavoro assicurato per preparare, eventualmente in sinergia con gli stessi imprenditori che hanno già manifestato il loro interesse all’acquisto, un piano industriale capace di rilanciare le attività del centro di manutenzione. E’ in gioco il futuro dell’Aeroporto d’Abruzzo, oltre a quello dei lavoratori di Airone Technic”.

Il commento del segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci. “Chiodi sta lasciando che le migliori aziende di questa regione lascino l’Abruzzo. I lavoratori di Airone Technic, come quelli di Procter&Gamble e di altre aziende di eccellenza, sono stati lasciati soli da una Regione indifferente e immobile. Chiodi ha dimenticato di essere il presidente degli abruzzesi e non il portavoce di Berlusconi in Abruzzo, non ha mosso un dito per nessuna delle vertenze che tolgono il sonno a migliaia di cittadini. Aveva annunciato la convocazione di un incontro con il governo nazionale, ma lavoratori e imprese stanno ancora aspettando. E’ urgente un tavolo regionale con imprese e sindacati che affronti le crisi. Ogni giorno che passa la situazione peggiora, ma evidentemente questo è il sistema-Chiodi: nessun intervento che possa disturbare Berlusconi. Il Pd si farà carico di portare la vicenda di Airone Technic in tutti i livelli istituzionali per evitare che un’altra eccellenza vada via dall’Abruzzo, e che altre famiglie siano costrette ad emigrare per l’indifferenza di troppe istituzioni. Non lasceremo soli i lavoratori come sta facendo Chiodi”.

Il commento del presidente della Regione Gianni Chiodi. “Oltre ad esprimere forte solidarietà ai dipendenti, voglio assicurare che farò tutto il possibile per trovare una soluzione urgente alla vertenza. Sulla questione ho raccolto le sollecitazioni dei presidenti delle Province di Chieti e Pescara ho già contattato i vertici di Alitalia ed ho informato il Sottosegretario Gianni Letta per individuare, in tempi brevi, un piano per uscire dall’impasse e verificare, concretamente, quali progetti imprenditoriali siano possibili, quali i tempi e quali gli strumenti da definire. La vertenza si preannuncia di non facile soluzione poiché si tratta di imprese private che rispondono a ben definite logiche industriali e commerciali, ma tenteremo comunque ogni possibilità”.

 

Pdl replica a Paolucci. “Se i problemi dell’Abruzzo potessero essere risolti a colpi di comunicati stampa e con i buoni propositi, il segretario del Pd Paolucci ci lascerebbe davvero poco lavoro. Purtroppo per loro, ma per fortuna dell’Abruzzo, senza fare proclami e direi quasi sottovoce, a ottenere risultati concreti sono proprio il PdL e il Presidente Chiodi, com’è sotto gli occhi di tutti”. Così il consigliere Riccardo Chiavaroli, portavoce del gruppo consiliare del PdL, risponde alle dichiarazioni del segretario Pd sulla politica industriale della Regione Abruzzo.
“Il governo regionale – ricorda Chiavaroli – ha risolto la questione dei dipendenti ASL a tempo determinato e salvato investimenti ed occupazione rilevando Sviluppo Italia Abruzzo e, allo stesso modo, si è tempestivamente attivato a livello centrale per aprire vertenze su Airone Technics e Procter&Gamble. Comprendiamo il desiderio di mostrarsi del Pd – conclude il portavoce del PdL – ma a volte a furia di gridare troppo a lungo ‘al lupo, al lupo’ si finisce per perdere credibilità”.

 

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