Pescara, allarme bomba al liceo Marconi

vigili_fuoco1Pescara. Allarme bomba, questa mattina, al liceo Marconi di Pescara, in via Marino da Caramanico. Le segnalazioni delle presenza sarebbero giunte da tre diverse telefonate da una persona dall’accento arabo. Si sta provvedendo ad evacuare i locali.

 

Sul posto i vigili del fuoco, ambulanze, polizia, carabinieri e unità cinofile, che dovranno scoprire se si tratta di un allarme fondato. Il traffico nella zona è stato bloccato. Le classi sono state già fatte sgomberare.

Falso allarme.E’ rientrato l’allarme bomba all’istituto ‘Marconi’ di Pescara. Nessun ordigno è stato trovato nell’edificio nel corso dei sopralluoghi delle forze dell’ordine con gli artificieri dei carabinieri di Chieti. I 1.800 studenti, che in pochi minuti avevano abbandonato il complesso scolastico ed erano rimasti nei pressi in attesa di sviluppi, sono stati rimandati a casa. Un po’ di preoccupazione, ma ”abbiamo fatto le prove generali di sicurezza – commenta il dirigente scolastico, Angelo Lucio Rossi -: in caso di emergenza, in poco tempo tutti riescono a uscire”.

Sopralluogo dell’assessore Fiorilli. Due pattuglie della Polizia municipale e una squadra dei Vigili del Fuoco hanno presidiato per l’intera mattinata odierna l’asilo nido di via Benedetto Croce, situato alle spalle del liceo Marconi, dove si è verificato un allarme bomba, fortunatamente rivelatosi falso. I bambini sono stati radunati nell’atrio, senza provocare scene di panico, con l’adozione di tutte le misure di tutela e protezione dei piccoli, sino a quando, poco dopo le 11, dopo aver effettuato tutti i controlli all’interno e all’esterno del liceo, l’allarme stesso è rientrato. “Sicuramente un episodio generato dalla stupidità di qualche bontempone, ma che pure ci ha permesso di verificare il perfetto funzionamento della macchina della Protezione civile comunale nel caso in cui fosse necessaria un’evacuazione”. Lo ha detto l’assessore alla Protezione civile del Comune di Pescara Berardino Fiorilli che questa mattina ha effettuato un sopralluogo presso il liceo Marconi, in via Marino da Caramanico, con il comandante della Polizia municipale Carlo Maggitti, dopo che è scattato l’allarme per una telefonata anonima giunta alla portineria della scuola di un uomo che, con un chiaro accento straniero, annunciava la presenza di un ordigno all’interno dell’Istituto.
“Subito sul posto sono stati dirottati tutti i mezzi di soccorso e di verifica – ha aggiunto l’assessore Fiorilli – mentre il Dirigente Angelo Lucio Rossi, provvedeva all’evacuazione degli studenti. Tre pattuglie della Polizia municipale hanno provveduto a chiudere al traffico l’intera via Marino da Caramanico, dall’incrocio con via Vespucci, area destinata a punto di raccolta in caso di evacuazione, sino all’incrocio con via Marconi, asse che è stato impegnato da tutti i mezzi di soccorso, tra cui le autoambulanze della Misericordia e della Croce Rossa, i Carabinieri, con il nucleo artificieri, e la Questura, i quali hanno passato al setaccio l’intero istituto per circa un’ora. Nel frattempo la nostra Protezione civile comunale si è preoccupata della tutela dei piccoli ospiti dell’asilo nido di via Benedetto Croce , situato proprio alle spalle del liceo, ma comunque ben distante dalla struttura anche in caso di emergenza. Il nido è stato presidiato da due pattuglie della Polizia municipale e da un’unità dei Vigili del Fuoco che hanno aiutato le insegnanti a radunare i bambini nell’atrio dell’asilo, senza spaventare i piccoli che hanno continuato a giocare senza rendersi conto di alcunché, ma pronti a intervenire in caso di necessità per allontanare i piccoli. Ma fortunatamente non è stato necessario adottare alcun provvedimento perché poco dopo le 11 è scattato il cessato allarme: artificieri e Forze dell’Ordine hanno ufficializzato la completa assenza di bombe o simili congegni nell’area dell’Istituto, confermando dunque che l’allarme odierno altro non era che il frutto di una bravata di qualche sciocco. La Protezione civile ha comunque funzionato e l’episodio ci ha convinti anche della necessità di avviare, con le scuole, delle vere e proprie esercitazioni periodiche per educare i ragazzi sui comportamenti da tenere in caso di calamità naturali o di situazioni di pericolo”.

Impostazioni privacy