Montesilvano, ristoratore si incatena davanti al Comune contro l’isola pedonale VIDEO-FOTO

Montesilvano. Si incatena a un palo davanti al Comune di Montesilvano per protestare contro l’isola pedonale sul lungomare, esasperato dalla “clientela azzerata” e dalle “migliaia di euro perse dall’inizio della stagione”.

Sandro Pomante, titolare del ristorante Sapò, dopo aver per lungo tempo mostrato su Facebook le immagini del ristorante vuoto e della strada svuotata, ogni sera di questa estate, da quando l’amministrazione comunale ha istituito l’isola pedonale sul lungomare, stamattina ha esaurito la pazienza e si è incatenato davanti al Municipio.

 

“Ho perso il 40% del fatturato annuale, ho dovuto licenziare 4 persone, così il Comune ci ammazza”, afferma Pomante, indignato per come l’isola è stata attuata quest’anno rispetto alla scorsa estate, quando veniva allestita solo il giovedì e il venerdì: “In quel modo era occasione per allestire eventi che raccoglievano molte persone, così il passeggio e i clienti aumentavano”.

Per il 2016, invece, l’amministrazione comunale ha reso l’isola permanente ogni sera: “Per le attività più a nord”, prosegue il proprietario del ristorante di via Piemonte, ” ci sono gli eventi organizzati nella zona del teatro del mare e di viale Europa, chi come me sta più a sud, invece, vede il deserto ogni sera, impedendo anche ai soliti clienti di raggiungere il locale in macchina e di parcheggiare”.

I conti parlano tristemente chiaro: “Oltre 500 coperti persi in due mesi, fino a mille euro in meno ogni sera, la stagione è ormai persa”. Così Pomante ha sbottato e ieri sera ha affisso il cartello ‘Vendesi’ sulla porta del Sapò, accusando l’amministrazione Maragno di aver abbandonato gli esercenti e di essere rimasta “cieca e sorda ad ogni richiesta di aiuto”.

Intorno alle ore 11, l’uomo è stato ricevuto dal sindaco Maragno e dal vice sindaco De Martinis, “ricevendo – riferisce lo stesso Pomante – quantomeno rassicurazioni sulla riattivazione del trenino che collega i grandi alberghi con l’intero lungomare”.

Inizialmente, infatti, il mezzo attraversava l’isola pedonale per tutta la sua lunghezza, arrivando fino a via Marinelli, scortando i potenziali clienti dalle diverse zone di sosta. “Dopo pochi giorni”, spiega ancora Pomante, “è stato deciso di fermarlo al primo tratto a nord, dove ci sono più persone, apparentemente per motivi di sicurezza, invece di spingere quante più persone possibile dove il passeggio non c’è”.

Finale pacifico, dunque, seppur De Martinis, in una nota, polemizza con il ristoratore, vice presidente dimissionario in polemica con l’associazione RistoriAmo: “Fu proprio lui uno dei primi sostenitori dell’isola pedonale lo scorso anno”, ricorda, “invitando la Giunta ad estendere ulteriormente il tratto di pedonalizzazione del lungomare, così come fatto in questo secondo anno. Rimaniamo basiti, dunque, di questo cambio di rotta improvviso, tanto più che quest’Amministrazione ha condiviso con le categorie commerciali e turistiche questa ed altre proposte. Stiamo riscontrando apprezzamenti continui, proprio per l’isola pedonale, da cittadini, turisti, ma anche da balneatori e ristoratori che hanno compreso pienamente tutte le potenzialità e i rivolti positivi di questo progetto. Chiudere al traffico un’arteria centrale come la riviera, infatti, consente non solo di godere di un’area della città, permettendo ai cittadini di riappropriarsi del lungomare come luogo dove aggregarsi ed incontrarsi, ma rappresenta anche un deterrente per la prostituzione e tutte le altre forme di criminalità”.

 

 

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