Pescara. Il porto di Pescara nuovamente paralizzato dai fondali bassi: la mareggiata dei giorni scorsi ha determinato l’insabbiamento dello scalo e stamani le petroliere della società Di Properzio sono tornate indietro, bloccate all’ingresso della struttura per evitare che rimanessero incagliate nei fondali.
Sotto accusa i ritardi per l’approvazione del progetto per il nuovo porto, con gli studi idraulici inviati solo lo scorso mese al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici e la ventilata voce che, causa ferie, solo dal prossimo autunno si tornerà a lavorare sul Piano regolatore portuale
“Cosa intendono ora fare il Governatore D’Alfonso e il sindaco Alessandrini per affrontare l’emergenza?”, si chiedono i gruppi consiliari di Forza Italia e Pescara in Testa, “Dove sono i finanziamenti necessari per i dragaggi d’urgenza? Come faranno gli operatori commerciali e i pescatori a transitare nel porto in secca? E come faranno a consentire l’ingresso nel porto dei mezzi della Snav per i collegamenti tra Pescara e la Croazia?”.