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Pescara, furti in 300 auto: recuperata la refurtiva FOTO-VIDEO

Pescara. Nel giro di sei mesi, avrebbe messo a segno almeno 300 ‘colpi’ su auto in sosta il 37enne di Trinitapoli (Barletta Andria Trani), residente da tempo a Montesilvano, denunciato per furto e ricettazione dalla Polizia. L’uomo, V.B., prendeva di mira i veicoli parcheggiati tra Pescara e Montesilvano.

La Polizia ha anche rinvenuto parte della refurtiva: ci sono, tra l’altro, circa 300 tra portafogli, borse e borselli, un centinaio di paia di occhiali da sole, 25 cellulari, due computer portatili, due palmari, decine di chiavette Usb (alcune delle quali contenenti documenti sensibili) e chiavi di autovetture, una valigetta con un set di pipe di pregio, una borsa da medico contenente strumentazione sanitaria, tre fotocamere, un robot da cucina e 15.800 euro in contanti.

Se i documenti d’identità sono spariti, l’uomo, forse per scaramanzia, ha conservato invece tutti i santini, almeno una trentina, trovati nei portafogli rubati.

Il 37enne, secondo la ricostruzione della squadra Mobile di Pescara, osservava le sue vittime, scegliendole principalmente tra i turisti che andavano al mare o tra coloro che andavano a correre sulla riviera e, usando il cosiddetto ‘jammer’, disturbava le frequenze ed impediva la chiusura delle automobili inibendo il funzionamento dei telecomandi. Quando le vittime si allontanavano dall’auto convinte di averla chiusa, lui saliva a bordo e si impossessava di tutto ciò che poteva prendere.

La refurtiva era conservata nella sua abitazione di Montesilvano e in un garage. Trovati anche parecchi contanti: in parte sono provento della vendita del materiale e in parte sono oggetto di furto. In un caso, con un solo colpo è riuscito a rubare banconote per 10.400 euro; in un altro ha trovato un bancomat con il codice pin ed ha prelevato 500 euro. Tra il materiale rinvenuto anche delle penne Usb con documenti sensibili.

L’operazione, hanno spiegato in conferenza stampa il dirigente della Mobile, Pierfrancesco Muriana, ed il suo vice, Paolo Robustelli, è il primo step di un’indagine più articolata, finalizzata a sgominare un’organizzazione che si occupa di furti sulle auto in sosta. Indagini ed accertamenti, infatti, proseguono.

La Polizia chiede, tra l’altro, la collaborazione dei cittadini: chi hà già presentato denuncia di furto può andare in Questura per il riconoscimento e la restituzione del materiale, chi non avesse ancora sporto querela è invitato a farlo.

Ecco le immagini del materiale rinvenuto dalla Polizia e sottoposto a sequestro: