Sia all’interno del locale che nel magazzino, infatti, ricavato in un soppalco del negozio stesso, i finanzieri hanno rinvenuto prodotti scaduti: in alcuni casi la data di scadenza era visibile, in altri era coperta dall’apposizione del talloncino del prezzo, in altri a fronte di una indicazione corretta sulla confezione, era il prodotto interno a riportare una data di scadenza superata.
Evidente il rischio per il consumatore: tutta quella merce doveva essere eliminata dagli scaffali, conservati in contenitori separati e riportare la dicitura “scaduti e non vendibili”.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato circa 8.600 pezzi rinvenuti nella parafarmacia, mentre il rappresentante legale della società che gestiva l’esercizio, una teatina di 45 anni, è stata denunciata alla Autorità Giudiziaria pescarese per il commercio di sostanze alimentari nocive e la somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica.
Nel corso dell’intervento, le Fiamme Gialle hanno verificato che la stessa società gestisce anche altri punti vendita a Chieti e Rieti, dove sono stati rinvenuti altri 1000 pezzi scaduti.
Peraltro, in uno dei due negozi teatini, la persona addetta alla vendita è risultato non regolarmente assunta.
Tra la merce, molti integratori e prodotti alimentari, creme per il viso ma anche supposte per bambini.