“Martedì prossimo, primo febbraio, presenteremo l’esperimento nella Commissione circoscrizionale, presieduta da Piero Stanchi, e venerdì prossimo la esporremo durante la seduta della Commissione comunale Politiche sociali presieduta da Salvatore Di Pino. Dunque nessuna chiusura per i centri sociali comunali, ma piuttosto l’istituzione di un nuovo modello organizzativo che punta a tagliare le spese superflue responsabilizzando gli anziani”, ha annunciato l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini.
“I consiglieri del Pd che hanno sollevato un inutile polverone senza sapere ciò che i cittadini di Porta Nuova e in particolare i 500 anziani iscritti al centro sociale di piazza Dei Grue già sanno – ha detto l’assessore Cerolini -. Da diversi mesi infatti i nostri uffici stanno lavorando alla sperimentazione di un diverso modello organizzativo per i nostri Centri sociali. E anche in questo caso siamo di fronte a un primo esempio di decentramento amministrativo. Ovviamente tale iniziativa – ha proseguito l’assessore Cerolini – non si tradurrà in una mancata contribuzione da parte dell’amministrazione comunale: al Centro sociale di piazza dei Grue garantiremo infatti sempre il pagamento delle spese correnti oltre a prevedere un contributo per la realizzazione delle iniziative. Dunque ciò che cambia è il modello di gestione, ma ai 500 anziani di piazza dei Grue garantiremo sempre uno spazio in cui aggregarsi, incontrarsi e socializzare”.
L’esperimento di autogestione partirà in maniera graduale sui primi due Centri in cui sono giunte a scadenza le vecchie convenzioni, prima fra tutte piazza Grue.
Monica Coletti