“Sono le persone che assistiamo durante tutto l’anno e con le quali cerchiamo di instaurare un rapporto, un contatto umano. Cerchiamo di capire le ragioni che li hanno portati a vivere in questo modo e veniamo a conoscenza di storie cui a volte è difficile credere. Storie di degrado, ma anche di scelte di vita sbagliate” spiega il commissario provinciale della Croce rossa Fabio Nieddu.
Il menu prevede pasta all’uovo al ragù, porchetta, zamponi e lenticchie. Tacchino – per chi non mangia carne di maiale – e poi frutta e dolci. Il tutto offerto da produttori, rappresentanti e rivenditori.
Saranno oltre sessanta i volontari che, oltre ad allestire la tenda mensa di oltre cento metri quadri e la cucina da campo utilizzata anche nell’emergenza terremoto a L’Aquila, si stanno occupando di tutte le fasi dell’iniziativa. Sono coinvolte tutte le componenti della Croce rossa: infermiere volontarie, volontari del soccorso, comitato nazionale femminile, donatori di sangue, corpo militare e componente giovani, che attivamente operano nelle undici sedi attive sul territorio provinciale: Cappelle sul Tavo, Caprara, Caramanico, Catignano, Cepagatti, Loreto Aprutino, Montesilvano, Penne, Pescara, Pianella e Torre de’ Passeri. Coadiuvate dal nucleo di Protezione civile provinciale, coordinato dal delegato provinciale Croce rossa di Pescara per le attività di emergenza.
Per la Croce rossa provinciale l’iniziativa rappresenta la conclusione di un anno di intensa attività. E l’occasione per stilare un bilancio del lavoro svolto e lanciare una campagna su dignità che si richiama all’articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani: “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”.
Assistenza sanitaria, com’è noto. Ma anche di assistenza materiale si occupa la Croce rossa. Pagamento di bollette, di farmaci – attraverso convenzioni con farmacie – e consegna di sostanziosi pacchi viveri, perché “la dignità si riconosce anche in questo modo” afferma Marisa Camplese, presidente della sezione femminile del comitato provinciale. Quest’anno sono stati consegnati circa 1.200 pacchi alimentari, ricorrendo tra l’altro agli aiuti dell’Unione europea e alle collette alimentari.
Interventi effettuati non solo nei grandi centri urbani di Pescara e Montesilvano, ma si cerca di potenziare le attività anche ad esempio a Cepagatti e Torre de’ Passeri, che stanno diventando periferie della grande area metropolitana ma che non sono attrezzate come la città per questo tipo di problematiche.
Si cerca di soddisfare le richieste più varie che vengono presentate durante i giorni dedicati all’ascolto nella sede di via Avezzano a Pescara, il lunedì e giovedì dalle 10 alle 12. Oltre 1.500 le persone ascoltate nell’anno che sta per concludersi. “Ad esempio siamo riusciti ad acquistare una protesi oculare per una ragazza straniera vittima di violenza che ha perso un occhio. Ma questa occasione ci ha permesso di stringere un rapporto con la ragazza, che presto avvierà un percorso di recupero per cambiare vita” dice Nieddu.
“Le nostre modalità di intervento si stanno evolvendo” spiega Camplese. “Lavoriamo in rete con le altre associazioni, cercando di individuare le famiglie realmente bisognose e di evitare la dipendenza dall’assistenza, come talvolta accade. Per questo impostiamo progetti che mirano a risolvere certe situazioni. Mentre prestiamo assistenza cerchiamo di fare anche educazione, ad esempio sanitaria su un corretto uso dei farmaci”.
Poi, 700 ore l’anno di assistenza ai disabili, cinque volontari che collaborano alla Mensa di San Francesco e i clown di corsia nei reparti di geriatria e pediatria. E il 3 gennaio al circo con i bambini più piccoli delle famiglie in difficoltà.
Per queste attività lo scorso anno sono stati spesi circa trentamila euro, dei quali 17mila per i beni di prima assistenza e i restanti per attività di promozione e “investimento”, come gli assegni di studio. Se si aggiungono gli interventi effettuati attraverso enti o associazioni convenzionati si arriva a un totale di circa centomila euro.
“Se non ci fossero Croce rossa, Caritas, Comunità di Sant’Egidio, Mensa di San Francesco e tutte le altre associazioni con cui lavoriamo in rete” si chiede Nieddu “come vivrebbero le persone che assistiamo?”.
Non manca quindi una critica agli amministratori. “Credo che si debba riflettere sulla graduatoria delle priorità. Quando leggiamo le cifre spese per gli addobbi natalizi, che sono certamente piacevoli da vedere, non possiamo però non notare che sarebbe meglio destinare più fondi alla solidarietà. Il rispetto dei diritti delle persone dev’essere una priorità” aggiunge Nieddu.
“Il vero motore è sempre il grande cuore dei volontari” afferma Nieddu, “tutto questo per noi rappresenta un grande arricchimento”. E in febbraio cominceranno i nuovi corsi per volontari a Pescara e Montesilvano. Appena conclusi invece quelli che hanno formato una quarantina di nuovi operatori a Santa Teresa di Spoltore e Pianella.
Per informazioni sui corsi di volontariato e sulla Croce rossa in generale e è possibile consultare il sito internet nazionale www.cri.it oppure scrivere direttamente all’indirizzo email del comitato provinciale cp.pescara@cri.it.
Pierluigi Farnese