Pescara, progetto del Comune per futuro aree di risulta: parchi, parcheggi e trasporti

Pescara. Parcheggi interrati e a silos, una grande area verde, infrastrutture per il trasporto pubblico in una logica di mobilità sostenibile, superfici residenziali e commerciali e viabilità: l’amministrazione comunale di Pescara illustra le sue idee per il futurp delle aree di risulta, sul cui destino si discute da oltre 25 anni. L’idea è quella di un progetto ‘partecipativo’, con una fase di ascolto che coinvolga i soggetti portatori di interesse ed i cittadini.

L’ipotesi di riqualificazione urbana dell’area che un tempo ospitava la stazione centrale è stata illustrata stamani nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città. Presenti, tra gli altri, il sindaco, Marco Alessandrini, il vicesindaco, Enzo Del Vecchio, e il consigliere comunale Ivano Martelli (Sel).

L’operazione ha un valore complessivo di 43 milioni di euro, 12 dei quali disponibili grazie al Masterplan, mentre la parte restante, come sottolineato dal primo cittadino, “arriverà dal mercato. Il nostro obiettivo – ha detto – è quello di fare un bando per trovare chi è disposto ad investire per un project financing. In cambio i privati che realizzeranno il parco avranno la gestione della sosta e la relativa fonte di reddito da essa proveniente”.

L’idea è anche quella di far sì che l’area ospiti un plesso culturale, il cui costo è pari a circa 30 milioni di euro, ma al momento “non ci sono le relative coperture. La pubblica amministrazione, però – ha sottolineato il sindaco – deve lavorare per step e siamo sicuri che ci potranno essere condizioni ulteriori affinché la finanza etica, ovvero altre forme di finanziamento pubblico, drenino le risorse sufficienti”.

Alessandrini ha più volte sottolineato che è arrivato il momento di dare una risposta sulla questione: “Da oltre 25 anni – ha detto – la città s’interroga e propone soluzioni per l’area di risulta. Pescara si avvia a compiere i suoi primi 100 anni di vita e, ricorrendo ad una citazione ‘se non ora quando?’, è tempo di decidere come e cosa fare, trovare le procedure migliori e realizzare quest’opera: su di essa si può cominciare a realizzare l’idea di città per il dopo 2027 che la città desidera. In questa area di 11 ettari – ha detto ancora il sindaco – arrivano ogni giorno circa 29mila persone con i bus e treno e altri 4.100 con le macchine. E’ qui che si misurano le sorti del Centro commerciale naturale del centro citta’”.

“Siamo davvero uno snodo per la Regione – ha aggiunto – abbiamo un ruolo polare che non possiamo più sottovalutare. Rafforzare questo ruolo, significa metterci al centro di scambi economici e sociali importanti che ci rafforzeranno sotto tanti punti di vista. Abbiamo la grande opportunità di divenire uno snodo sostenibile”.

L’ipotesi dell’amministrazione comunale verrà condivisa con la città, che potrà dare il suo contributo: il primo appuntamento è per il 16 giugno con i portatori d’interesse; ne seguirà un altro, il 23 giugno, con i cittadini. Realizzato, inoltre, un sito web – http://versopescara2027.comune.pescara.it – su cui saranno caricati documenti e immagini e su cui sarà possibile inviare idee e suggerimenti.

“Il dibattito – ha detto il vicesindaco Del Vecchio – avrà un tempo definito, altrimenti la discussione andrà avanti all’infinito. Subito dopo il confronto, entreremo nel merito delle questioni che coinvolgono l’assunzione di atti e che presuppongono la variante urbanistica”.

ACERBO: FUORI I SENEGALESI, DENTRO I PALAZZI!

Duramente critico Maurizio Acerbo, esponente di Rifondazione Comunista, che accusa la giunta regionale di aver “deciso di destinare con il Masterplan cifre spropositate per opere sovente inutili o dannose”. “Il progetto proposto dal sindaco è in contrasto al PRG. Visto che l’area di risulta è la porta di accesso all’Abruzzo e il principale nodo intermodale non si potevano concentrare come si fa in tutta Europa risorse su un intervento strategico di questa portata?”, aggiunge, ironizzando ulteriormente sul recente sgombero del mercatino abusivo: “Fuori i senegalesi, dentro i palazzi! Anche in questo caso – non se la prendano i compagni di Sel – questa si dimostra una giunta e una maggioranza che con la sinistra e l’ecologia c’entra davvero poco”.

CEROLINI: CANCELLATO IL TEATRO PER RISTORANTI E NEGOZI

“La giunta Alessandrini cancella il teatro dal progetto di riqualificazione delle aree di risulta e lo sostituisce con negozi, ristoranti e abitazioni. È l’ultima delle scelte assurde e inconcepibili di un programma di intervento che, paradossalmente, verrà finanziato pure con soldi pubblici, ben 12milioni di euro previsti nel Master Plan, e che ha tagliato fuori una fetta importante della nostra economia”:  È il commento del Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini alle prime notizie inerenti la presentazione del progetto della Sinloc per la riqualificazione delle aree di risulta.
“Se per il Pd il Teatro non è una priorità”, aggiunge, “peraltro smentendo il governatore D’Alfonso, lo sarà per le centinaia di piccole e medie compagnie artistiche locali che da decenni attendono una struttura decorosa, degna di questo nome, e che di nuovo verranno lasciate a bocca asciutta, compagnie dalle quali ora mi aspetto però un rigurgito di coscienza”.
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