La protesta degli studenti pescaresi è andata avanti con lanci di uova e petardi lanciati contro la facciata dello stabile provinciale e gli animi si sono placati solo quando, a seguito di un incontro tra i rappresentanti d’istituto e l’Ufficio Tecnico della Provincia, è stato garantito il corretto funzionamento degli impianti. “Le caldaie erano solo spente, non c’è stato alcun guasto” avrebbero riferito i tecnici, contrariamente a quanto detto nei giorni precedenti, quando era stata prospettata una spesa di 80 mila euro per la riparazione del danno.
Sul posto è intervenuto subito il presidente della Provincia Guerino Testa, che è sceso in piazza per parlare direttamente con i ragazzi: “Alle ore 12:00 i tecnici della Provincia e l’assessore Rapposelli saranno al Manthonè per un nuovo sopralluogo. Già tre giorni fa avevamo potuto verificare che il problema riguarda il quadro elettrico, che crea un malfunzionamento in un’ala della struttura scolastica. Gli studenti hanno, comunque, apprezzato la disponibilità della Provincia ed hanno concluso così la loro protesta”.
Dopo il colloquio con Testa, i ragazzi sono lentamente rientrati nelle aule del Liceo, in attesa del nuovo sopralluogo, avvenuto come promesso introrno a mezzogiorno: “Abbiamo riscontrato che le caldaie avevano una piccola bolla d’aria che ne impediva il flusso di acqua calda e, dunque, il corretto funzionamento”, spiega l’assessore all’Edilizia scolastica Fabrizio Rapposelli, “L’intervento tempestivo dell’amministrazione ha consentito di risolvere il problema e far rientrare la protesta degli studenti”.
“La Provincia non poteva essere a conoscenza del problema a priori. Tuttavia abbiamo risolto immediatamente la questione per rendere più confortevole le ore di lezione dei ragazzi. Siamo sempre pronti a rispondere alle richieste di docenti, studenti e genitori perché la scuola è e resta una priorità dell’agenda di questa amministrazione”, concludono Testa e Rapposelli.
Daniele Galli