Pescara-Ascoli, lancio di petardi: arrestati due tifosi

curva_pescaraPescara. Due tifosi sono stati arrestati e uno denunciato per il lancio di petardi avvenuto lunedì durante la partita Pescara-Ascoli, che si è conclusa con il risultato di 1 a 2. A darne notizia è stato oggi il questore di Pescara, Paolo Passamonti, affiancato dal vicario Mario Della Cioppa.

Complessivamente, ha spiegato, sono stati lanciati 22 petardi di grosse dimensioni, finiti sulla pista di atletica, come non era mai accaduto fino ad oggi, e prima del lancio era comparso uno striscione in curva Nord con su scritto “Alle vostre diffide rispondiamo così”. Si è anche rischiato, ha spiegato sempre il questore, di sospendere l’incontro di calcio, considerato che l’episodio si è ripetuto nell’arco dei 90 minuti, anche se in maniera limitata. Al termine dell’incontro due tifosi, di 40 e 22 anni, sono stati subito identificati e arrestati e un terzo, di 45 anni, e’ stato denunciato dopo aver visionato le immagini riprese durante la partita. Tutti saranno sottoposti a Daspo. I due arrestati sono stati giudicati ed hanno patteggiato una pena di 6 mesi. Nelle ore successive sono proseguite le perquisizioni nei confronti dei tifosi e nella sede dei “Pescara Rangers”, in via Pepe, che questa mattina è stata sequestrata (e’ di proprietà dell’Ater). All’interno c’erano fumogeni detenuti illegamente, un’ascia, un coltello e una riproduzione di una pistola antica. La polizia ha fatto notare che uno degli arrestati, il più giovane, ha cambiato in continuazione abbigliamento e travisamento e quando ha lanciato il materiale dagli spalti era a torso nudo e con il volto coperto da una sciarpa. Alla luce di quanto accaduto i pescaresi che non hanno la tessera del tifoso non potranno assistere alla partita di calcio a Frosinone. La polizia annuncia che i controlli proseguiranno e intanto continuano le indagini per individuare gli altri responsabili del lancio di petardi, una decina in tutto.

 

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