Montesilvano. Alcuni residenti ritiene che la strada sia privata e non pubblica e la chiudono con cancelli e recinzioni: accade a Montesilvano, in via monsignor Di Francesco.
La stradina a ridosso della stazione ferroviaria, che da corso Umberto si collega a via di Spagna attraversando uno stretto sottopasso, è stata repentinamente chiusa da un gruppo di residenti che ne rivendica la titolarità, arrecando numerosi disagi alla viabilità locale.
Una cancellata, di cui le chiavi sono in mano solo ai presunti proprietari della strada, ne sbarra l’accesso frontale,, mentre paletti e recinzione ne delimitano il passaggio laterale.
E’ il presidente della commissione vigilanza del Comune, Anthony Aliano, a seguire da vicino la vicenda, annunciando anche ricorsi penali contro gli insorti, mentre Marco Forconi, coordinatore regionale Forza Nuova Abruzzo, annuncia che “daremo una settimana di tempo a quei residenti di via Di Francesco che hanno autonomamente compiuto un atto violento per riparare all’errore commesso, in caso contrario, saremo costretti ad intervenire senza autorizzazione per ripristinare la legalità, con ogni mezzo e senza preavviso”.
“Non è tollerabile che in una città come Montesilvano, ex capoluogo regionale degli abusivismi edilizi”, sostiene l’esponente del gruppo di estrema destra, “si conceda a dei privati di prendere la legge e farne carta straccia. Così come è inammissibile che tali atteggiamenti arroganti possano perdurare nel tempo, col rischio di emulazione”.