Città Sant’Angelo. E “oramai ultradecennale”, secondo il gruppo consiliare di Responsabilità Comune, la “grave situazione di sversamento di acque maleodoranti ed inquinanti lungo tutta una zona del territorio angolano denominata Fosso Trocco”
“Dopo nostre ripetute segnalazioni”, riferiscono i consiglieri Perazzetti, Valloreo, Ruggieri e Travaglini, “ACA ed ARTA hanno proceduto alle analisi delle acque e a seguito dei risultati ottenuti, che hanno confermato la presenza di inquinanti (Escherichia Coli, Solidi sospesi, BOD5, COD, Azoto ammoniacale e Tensioattivi), il Sindaco ha dovuto emanare un’ordinanza di divieto di utilizzo acque del Canale, da tali risultanze è scaturita un indagine di Polizia Giudiziaria”.
“Tuttavia per fare chiarezza su cause e possibili urgenti soluzioni”, proseguono i consiglieri dell’opposizione al sindaco Florindi, “abbiamo presentato nell’ultimo consiglio comunale del 10 maggio una richiesta di istituzione di una Commissione temporanea d’indagine sull’inquinamento riscontrato, così come previsto dallo Statuto Comunale”.
“Abbiamo chiesto questa Commisione”, proseguono i 4 consiglieri, “perché a marzo 2016 questa Amministrazione ha effettuato dei lavori mediante un affidamento diretto, poco sopra il sito in questione, per installare un collettore per la fognatura, da sempre mancante; la celerità con cui sono stati effettuati, la vicinanza al sito in questione e soprattutto il fatto del prelevamento dal fondo di riserva per la copertura dei lavori ci è sembrata degna di attenzione, infatti chiediamo come mai questi lavori si sono effettuati solo in questo momento, visto che la mancanza di questo collettore era già ben nota e che la costruzione del tratto fognario non è recente; in passato la stessa Amministrazione, nel Consiglio Comunale del 29 gennaio 2015 aveva risposto che la responsabilità di tale gravissima situazione in Fosso Trocco non era dell’Ente Comune, ribadendolo nell’ultimo Consiglio Comunale del 10/05/2016 a distanza di un anno. Tuttavia i lavori effettuati rapidamente, con una Giunta che si riunisce un sabato mattina per decidere in tutta fretta un prelevamento dal fondo di riserva di circa 30mila euro per la copertura economica degli stessi (a loro dire di spettanza dell’ACA)””, concludono, “con delibere che non saranno immediatamente pubblicate e visibili sull’Albo Pretorio, incuriosisce non poco chi da tempo richiama l’attenzione dell’assessore all’Ambiente Fabbiani che, vista anche la sua formazione professionale da Ingegnere Ambientale, dovrebbe trovare più tempo per attenzionare quello che è l’inquinamento del nostro territorio”.
FABBIANI: RESPONSABILITA’ DELL’ACA
“La questione riguarda l’Aca e non interessa direttamente l’amministratore comunale, come dimostrano le varie documentazioni, ma nonostante questo abbiamo agito con lavori risolutivi”: è la replica della vice sindaco Alice Fabbiani, che risponde alle accuse ricordando che “Conosco molto bene il territorio e i suoi problemi, non ho bisogno delle raccomandazioni di una minoranza che strumentalizza qualsiasi cosa, conosco anche la macchina amministrativa con tutte le sue procedure e le tempistiche di intervento”. “Sin dell’insediamento – conclude la Fabbiani – mi sono occupata dalla questione annosa del Fosso Trocco, anche attraverso varie mie segnalazioni fatte agli uffici comunali competenti”.