Torna, dunque, in primo piano il problema dell’abusivismo, che già qualche tempo fa aveva interessato un’altra zona della cittadina, quella di via Rimini. La strada era, infatti, balzata sulle cronache locali per la vicenda che ebbe per protagonista una donna incinta rom, che, approfittando dell’assenza della padrona di casa, si era introdotta con la forza in un’abitazione per occuparla abusivamente. La nomade era stata denunciata per violazione di domicilio aggravata da danneggiamento, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, ma non avrebbe comunque mai restituito l’abitazione.
La vicenda ha scatenato la reazione di Forza Nuova, che, alla notizia dello sfratto di via Lazio, ha immediatamente manifestato la propria contrarietà alle modalità di gestione di questa emergenza. “Trovo assolutamente iniquo ed ingiusto” interviene, infatti, il segretario cittadino Marco Forconi “il fatto che mentre nel complesso di via Lazio 61 (di proprietà del Comune di Pescara) la legge viene fatta rispettare con blitz ed uso massiccio delle forze dell’ordine, in via Rimini l’anarchia e la violenza continuano a giocare un ruolo primario sull’ordine e sulla legalità. Rom o no, come esiste una graduatoria per le assegnazioni di alloggi popolari in via Lazio ne esiste una anche per via Rimini. Finiamola con questa sudditanza psicologica nei confronti di coloro che vivono parassitariamente e che, fra poco, avranno anche un partito politico che li tutelerà”.
Forza Nuova invita pertanto il Comune di Montesilvano a dichiarare “se la zona di via Rimini è ancora Italia o è stata ceduta a qualche nazione del Terzo o Quarto mondo e, nel caso risultasse ancora territorio sottoposto a legge di questa nazione, intervenga di conseguenza”.