Pescara, uno striscione sul Ponte di Ferro per ricordare Peppino Impastato FOTO

Pescara. Uno striscione sul ponte di ferro per ricordare Peppino Impastato: i Giovani Comunisti pescaresi omaggiano l’attivista antimafia nell’anniversario della sua uccisione.

Sono stati i Giovani Comunisti pescaresi, come rivendica la nota firmata dal coordinatore cittadino Paolo Mantini e il segretario provinciale PRC Corrado Di Sante,  a realizzare e appendere lo striscione che campeggia sul ponte di ferro, l’ex tracciato ferroviario ora pista ciclabile, a Pescara Porta Nuova.

Un omaggio a Giuseppe “Peppino” Impastato, “giovane comunista nato e vissuto a Cinisi (Palermo) in una famiglia e un contesto sociale dove Cosa Nostra la faceva da padrona. Peppino non rimase in silenzio ma si ribellò portando avanti una coraggiosa lotta tramite iniziative politiche e sociali – si legge nella nota GC – denunciando mafie e connivenze, intrecci e affari, continuando fino all’ultimo giorno a fare nomi e cognomi di mafiosi, imprenditori senza scrupoli, politici collusi e conniventi”.

“I Giovani Comunisti di Pescara – proseguono Mantini e Di Sante – vogliono ricordarlo simbolicamente nel giorno della sua morte avvenuta per mano mafiosa il 9 maggio del 1978”.

Oltre al ricordo di colue che “gridava a Cinisi: ‘la mafia è una montagna di merda’, viene lanciato anche un forte messaggio allo scenario locale: “Il nostro Abruzzo non è immune da infiltrazioni della criminalità organizzata, le regole facili, lo sviluppo edilizio sfrenato, l’intreccio tra affari e politica hanno reso permeabile il tessuto economico, lo dimostrano le inchieste e i beni confiscati sul nostro territorio – Concludono i Giovani Comunisti – Il sistema denunciato da Peppino è ancora in piedi e prolifera nei silenzi, nelle complicità, nel ‘tanto non cambia niente’ ”.

 

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