La richiesta è arrivata al termine di circa 4 ore e mezzo di requisitoria davanti al gup del Tribunale di Pescara, Luca De Ninis. Tra gli imputati gli ex amministratori della Montedison, l’ex presidente dell’Aca Bruno Catena, e l’ex presidente dell’Ato Giorgio D’Ambrosio. Mantini ha parlato di un “filo rosso della vergogna” che lega sia la Montedison che gli amministratori di Aca e Ato, finalizzata a non far conoscere, e a non far sapere a chi non sapeva che c’era l’inquinamento, per non creare allarmismi. Dopo aver ricostruito le vicende della Montedison e aver parlato della sua politica ambientale il pm ha sostenuto che si sapeva della contaminazione dell’acqua a partire dagli anni ’90 e dal ’94 sarebbe cominciata l’opera finalizzata a nascondere e falsificare dati, mantenendo cosi’ una situazione “di disastro”.