Pescara, trovato documento storico su presenza in città di re Vittorio Emanuele

vittorio_emanuele_IIPescara. Il 17 ottobre 1860 il re Vittorio Emanuele è passato per Pescara e, vedendo la piazzaforte, ha esclamato “Oh che bel sito per una grande città commerciale. Bisogna abbattere queste mura e costruire su questo fiume un porto e Pescara in men di un secolo sarà la più grande città degli Abruzzi”.

A provare la veridicità dell’accaduto un documento rintracciato 3 giorni fa durante durante le ricerche del consigliere comunale Licio Di Biase in corso presso l’Archivio di Stato per completare la tesi di laurea in Storia che conseguirà il prossimo novembre e nella quale ha affrontato gli eventi che hanno trasformato Pescara nella ‘città diffusa sul territorio’ nel 1910.

“Mentre effettuavo una verifica su 4-5 faldoni” ha spiegato meglio Di Biase “ho rintracciato un verbale inedito del Consiglio comunale in cui il sindaco Osimani ricordava all’Assemblea che ‘per la prima volta il Re d’Italia visitava queste nostre contrade, e pronunciava sulla nostra città quelle memorabili parole che tutti ricordiamo’ proseguendo con la citazione. In altre parole il sindaco ha certificato la veridicità di quell’esclamazione sino ad oggi attribuita al re solo negli scritti del marchese Farina poi ripresi da Polacchi che fece incidere la famosa frase ‘Oh che bel sito per una grande città’ sulla torre civica del Palazzo comunale. Parole che invece il sindaco in persona e tutte le autorità presenti avevano ascoltato”.

Di Biase ha poi interpellato anche il professor Colapietra per un’ulteriore conferma, che a sua volta ha certificato la piena attendibilità di un atto ufficiale come il verbale di una seduta del Consiglio comunale. “Non solo” continua: “abbiamo ritrovato, sempre presso l’Archivio di Stato, anche una lettera che il sindaco Osimani indirizzò al Ministro delle Finanze nel luglio del 1869 per sollecitare l’abbattimento delle mura della piazzaforte che racchiudevano Pescara e ugualmente ha citato di nuovo le parole del re. Quello odierno rappresenta un riscontro importante per la storia del nostro territorio”.

 

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