Pescara. Pescara conta oggi 12mila nuovi poveri, cittadini che nell’ultimo anno hanno perso il lavoro, con una famiglia sulle spalle, il mutuo da pagare, utenti che hanno perso il proprio status e che riescono a sopravvivere solo grazie all’impegno delle tante associazioni di volontariato, che affiancano la pubblica amministrazione. Dodicimila utenti per i quali, seguendo le indicazioni delle stesse associazioni che vivono il contatto quotidiano con il disagio sociale, le Istituzioni dovranno mettere in atto ulteriori progetti specifici e mirati di sostegno e reinserimento. Questi i dati significativi emersi stamane dal convegno ‘Stop Poverty’ promosso dalla Caritas e svoltosi presso la Sala consiliare del Comune.
“Devo esprimere un plauso nei confronti della Caritas regionale e locale – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – per l’opera che svolge quotidianamente, costituendo un Osservatorio privilegiato per la pubblica amministrazione. Pescara è una città solidale, ma soprattutto è un territorio che ha la fortuna di poter contare su una rete di associazioni di volontariato capillare, estesa e radicata in città. E la nostra amministrazione sta portando avanti progetti importanti con la Caritas, come l’istituzione del servizio docce, sempre poche rispetto alle esigenze del territorio, ma almeno abbiamo gettato il primo seme. Sono appena tornato da un viaggio in Togo, dove attraverso i progetti di cooperazione finanziati dal Comune che ogni anno stanzia circa 60mila euro, abbiamo inaugurato un orfanotrofio, e in quei villaggi nelle missioni, com’è accaduto lo scorso anno in Burundi, ci siamo confrontati con la vera miseria, con la povertà più assoluta. I più fortunati che hanno un pubblico impiego o lavorano in una banca vivono con uno stipendio di 1,25 dollari al giorno. Eppure in quei luoghi dell’Africa siamo stati inondati dal sorriso non di gratitudine, ma caloroso dei bambini, un calore che spesso non ritroviamo nei nostri bambini, segno che occorre lavorare anche sulle famiglie, per insegnare ai più piccoli a gioire della vita. L’amministrazione comunale di Pescara continuerà ora a lavorare sia a favore delle missioni internazionali, con l’obiettivo di rendere autonome quelle popolazioni, sia sul nostro territorio, dove abbiamo il dovere di dare un sostegno concreto ai nuovi poveri”.
Monica Coletti