Montesilvano. Dopo i divieti per Pescara, anche per Montesilvano scatta l’ordinanza che vieta il consumo dei molluschi bivalvi pescati lungo la costa cittadina.
Vietato mangiare le vongole pescate nel tratto di costa stretto tra i confini con Pescara e Città Sant’Angelo: lo stabilisce un’ordinanza del sindaco Francesco Maragno, che ha declassificato i molluschi bilvalvi raccolti sul litorale di Montesilvano da A a B, ovvero vietandone il consumo diretto, dunque del prodotto fresco e non trattato preventivamente.
Dai test effettuati dall’istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, nell’ambito di un piano di monitoraggio disposto dalla Regione, è stata rilevata nelle vongole la presenza di valori fuori la norma per lì Escherichia coli, batterio fecale più comune e di primaria importanza per quanto riguarda la contaminazione.
“Avevamo denunciato il superamento dei limiti tabellari in riferimento alle cariche batteriche, esattamente due mesi fa – critica la segretaria cittadina del Pd, Romina Di Costanzo – Eppure ci era stato risposto che le acque sono in condizioni più che buone. Invece i dati rilevati e pubblicati dall’ultimo monitoraggio dell’Arta nei due punti di campionamento a valle dell’impianto di depurazione evidenziavano valori in un caso addirittura 5 volte superiori al limite imposti”.
Polemici contro l’amministrazione comunale anche Lino Ruggero e Paolo Rossi, consiglieri di Montesilvano Democratica: “Mentre qualcuno festeggiava la Bandiera Verde per pura propaganda elettorale c’era chi invece richiedeva di fare con urgenza delle analisi sullo stato di balneabilità del mare”, affermano in una nota contro la giunta Maragno, “Dalle indagini è chiaro che purtroppo ci si potrà accontentare di avere solo una “spiaggia verde” che poco servirà ad un mare avvelenato di Escherichia coli. Se sono presenti nelle vongole e negli altri molluschi vuol dire che fare il bagno potrebbe essere dannoso per tutti”.