Pescara. Lo scorso 17 settembre la libreria Edicolè, incaricata della fornitura libri di testo per 700 studenti delle scuole medie e superiori aventi diritto all’assegnazione gratuita, aveva dato forfait, scatenando l’ira delle famiglie. L’amministrazione comunale, verificati i disagi generatisi, è corsa ai ripari e finalmente a partire da martedì prossimo, 5 ottobre, i genitori dei 700 studenti rimasti senza testi scolastici potranno recarsi presso la tesoreria comunale, ossia presso un qualunque sportello della Caripe, ritirare i soldi e quindi acquistare i manuali nella libreria che più preferiscono.
“Ci scusiamo con le famiglie per il disagio e il ritardo subiti, un disagio però non causato dall’amministrazione, che già dallo scorso maggio si era attivata per garantire la consegna dei libri ben prima dell’inizio dell’anno scolastico”, ha detto l’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti nel corso dell’odierna conferenza stampa convocata sul ‘caso’ relativo alla consegna gratuita dei libri di testo scolastici agli studenti aventi diritto. Presenti decine di genitori invitati dall’amministrazione comunale.Risolto il problema per le famiglie. Ora il Comune passerà alla tutela della propria immagine, verificando la possibilità di intraprendere azioni legali per un risarcimento del danno subito.
“A questo punto era chiaro che, non potevamo, ora, chiedere alle famiglie di anticipare di tasca propria il costo dei libri- ha sottolineato Renzetti – per poi andare a rimborso e abbiamo individuato la soluzione più immediata ed efficace. Già in queste ore stiamo inviando a tutte le 700 famiglie una lettera in cui spieghiamo la procedura da seguire: le famiglie potranno presentarsi presso lo sportello Caripe con la lettera ricevuta, che, in caso di mancata ricezione potranno anche ritirare da domani direttamente presso i nostri uffici, o, in ultima analisi, potranno anche ritirare la somma presentando il documento di riconoscimento del genitore che aveva presentato la domanda di ammissione al contributo. Ovviamente – ha detto ancora l’assessore Renzetti – le ricevute o fatture d’acquisto dovranno essere riconsegnate in Comune quale prova dell’avvenuta spesa”. L’amministrazione lamenta inoltre la mancanza di sostegno da parte di tutte le librerie cittadine, un muro confermato anche stamane quando alcuni genitori che erano andati a prenotare i libri in vista dell’acquisto di martedì prossimo si sono visti chiedere di lasciare addirittura un deposito cauzionale pari al 30 per cento della spesa. “Una richiesta che ritengo inammissibile, assurda e offensiva della dignità umana”, ha commentato Renzetti. “Mi rattrista il comportamento tenuto da alcuni esponenti della minoranza che hanno tentato di cavalcare strumentalmente un disagio vissuto da 700 famiglie, un disagio che stavamo già affrontando”, ha concluso Renzetti.
Monica Coletti