Pescara. Un noto ristoratore di Pescara, che opera anche nel settore turistico balneare, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza ad evadere le tasse per tre anni. Oltre 700mila euro la cifra che il ristorante deve alle casse dello stato. I finanzieri hanno controllato la contabilità della impresa scoprendo che, nell’ultimo triennio, l’azienda ha tenuto una rendicontazione in nero, parallela a quella ufficiale. Le Fiamme Gialle hanno così ricostruito il reddito ed il volume d’affari, facendo ricorso alle usuali tecniche di controllo induttivo. Dal controllo, ad esempio delle spese di lavanderia sostenute per le tovaglie, è emerso un’incongruità con i guadagni denunciati dall’imprenditore. Al ristoratore, i finanzieri hanno contestato la sottrazione di ricavi nonché il mancato versamento di Iva.
Preso come riferimento il numero complessivo dei coperti realmente preparati, ed attraverso l’applicazione del prezzo medio per pasto, dello stimato numero delle prestazioni e del consumo dei tovaglioli, i militari del Nucleo Polizia Tributaria di Pescara hanno contestato una evasione, per il triennio 2008/2010, di circa 665mila euro per le imposte dirette ai quali si aggiungono anche 63mila euro di imposta sul valore aggiunto (Iva) non versata.