Pescara. Rischio di blocco per l’aeroporto di Pescara: a partire dalla mezzanotte di sabato prossimo, 18 settembre. Lo scalo pescarese rischia di dover chiudere per assenza del servizio di sicurezza e vigilanza-controllo passeggeri e bagagli. La minaccia sarebbe pervenuta direttamente dalla società che gestisce il servizio in attesa della nuova gara d’appalto. Il Presidente della Commissione Sicurezza del Territorio Armando Foschi ha già inviato una lettera al Presidente Chiodi, all’assessore regionale ai Trasporti Morra, al presidente della Saga Mannetti e al sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia oltre che al prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono. La richiesta di Foschi è un intervento urgente di Chiodi e del Presidente della Saga Carla Mannetti per scongiurare il blocco che rappresenterebbe un gravissimo danno per l’aeroporto d’Abruzzo.
“Ormai da mesi lo scalo pescarese si trova a dover affrontare il pasticcio relativo alla gara d’appalto effettuata dalla vecchia gestione della Saga per il servizio di sicurezza e vigilanza controllo passeggeri e bagagli – ha ricordato Foschi – una gara che, come ho già più volte denunciato già da ottobre 2009, non doveva essere bandita perché in contrasto con la legge regionale numero 4 del 19 marzo 2009, la quale vieta agli Organismi in via di scadenza di svolgere atti straordinari. A quella gara, comunque, ha partecipato un’unica società, tra l’altro titolare del vecchio contratto, una ditta che però, al controllo dei documenti per l’affidamento, è risultata in difficoltà sul piano delle certificazioni. Nel corso delle ultime sedute del Consiglio d’Amministrazione la Saga ha deciso di annullare la gara, avviando le procedure per un nuovo bando, ma nel frattempo lasciando ancora la vecchia ditta in regime di prorogatio, proprio per assicurare continuità ai servizi evitando di dover sospendere l’attività dell’aeroporto”. Nel frattempo si è posto il problema dei dipendenti della società che gestisce la sicurezza, i quali non hanno ancora ricevuto la 14ª mensilità né l’indennità del mese di agosto: dinanzi a tali ritardi si era deciso, nel corso di un incontro con il Prefetto, di chiedere alla Saga di pagare direttamente e personalmente i 18 dipendenti in servizio, anziché versare le somme alla società titolare del contratto e attendere che la stessa provvedesse ai versamenti.
“Ora anche questo accordo – ha aggiunto Foschi – rischia di naufragare a causa di un contenzioso aperto dallo stesso Istituto di Vigilanza titolare del contratto che, a fronte dei mancati versamenti per il servizio svolto, avrebbe formalmente minacciato di mettere in mobilità o licenziare il proprio personale. In sostanza la ditta avrebbe già annunciato la volontà di interrompere il contratto di prorogatio alla mezzanotte di sabato 18 settembre, e da quel momento l’aeroporto di Pescara diventerebbe no fly zone, ossia dovremmo chiudere lo scalo per l’assenza di servizi fondamentali. A questo punto chiedo quali interventi urgenti si intendono adottare per scongiurare il rischio di sospensione dei voli. Regione, Saga e Comune devono scongiurare in ogni modo lo stop, seppur momentaneo, dei voli che rappresenterebbe un grave danno sia economico che d’immagine per l’intero territorio regionale”.