Pescara, consegnata la prima arma alla polizia municipale

consegna_armiPescara. Cerimonia ufficiale in gran stile per la consegna della prima arma alla polizia municipale di Pescara. Dopo clamori e polemiche, dopo scontri interni e ricorso ai sindacati da parte degli stessi agenti della polizia municipale, non molto contenti di dover indossare le armi, oggi erano tutti presenti e sorridenti all’interno del comando della polizia municipale in Via del Circuito per applaudire  sindaco e comandante Maggitti che hanno suggellato il momento della consegna, con tanto di picchetto d’onore, alla presenza inoltre, delle più alte autorità degli altri corpi statali.

 

“Una giornata altamente simbolica, ma allo stesso tempo di sicurezza per la città, – ha così esordito il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia aprendo la cerimonia -. Abbiamo voluto enfatizzare un momento storico, atteso da oltre 10 anni. Da oggi chi avrà con sé l’arma non dovrà sentirsi uno sceriffo, ma solo un individuo con grande responsabilità verso i cittadini. consegna_armi2Con oggi finalmente si colma un gap, approdiamo ad un importante risultato, la prima arma che stiamo consegnando è solo l’inizio di un cammino che seguirò con un contatto diretto e continuo”. Il primo corso di formazione è stato dunque completato sebbene il primo gruppo, ovvero i 27 agenti che hanno terminato il ciclo di formazione, non potranno ancora usare le pistole, ma dovranno attendere la fine dei corsi di formazione degli altri. 96 in toto gli agenti idonei all’arma. Ci sarà ancora da attendere, sebbene l’iniziativa più discussa degli ultimi tempi sembrerebbe ormai cosa fatta.

consegna_armi3Solo parole di soddisfazione quelle del questore Passamonti, che si è complimentato con il corpo della polizia municipale per l’operato sinergico svolto finora con tutti gli altri corpi statali. Il questore ha poi precisato che la pistola sarà solo un qualcosa in più per la maggiore sicurezza sul territorio.
Il comandante della municipale Carlo Maggitti ha concluso sottolineando che, «le armi serviranno per difesa, protezione e tutela. Il nostro servizio resterà il medesimo, ciò che cambierà sarà solo forse il nostro modo di porci”.  
Ultimo nodo da sciogliere ora la custodia delle armi, se in casa o nell’armeria in via Del Circuito, ma per il momento solo sorrisi e complimenti, le pistole possono ancora aspettare.

Monica Coletti

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