Pescara, scambio di cocaina davanti al Mc Donald: tre albanesi presi con un chilo puro

Pescara. Scambio di cocaina davanti al Mc Donald: tre albanesi presi con più di un chilo di droga purissima nei pressi dell’università.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo, nella serata di ieri, hanno arrestato in flagranza tre albanesi, notati aggirarsi in maniera sospetta nei pressi del polo universitario di viale Pindaro. Il blitz dei militari è scattato al termine di un’attività di osservazione e pedinamento nei confronti dei tre giovani notati dapprima nelle vicinanze dell’ingresso della D’Annunzio e, successivamente, nei pressi del vicino Mc Donald, dove due di loro hanno consegnato un trolley a un terzo giovane poco prima sopraggiunto con una bicicletta, lasciata sul ciglio stradale per avviarsi in direzione di una moto Suzuki Gsxr1000 parcheggiata a breve distanza.

I tre sono stati prontamente bloccati e identificati in Klejdi Abdyli, 26enne incensurato, domiciliato nelle vicinanze, in Via della Bonifica, nullafacente e di fatto senza fissa dimora; Armando Mamutllari , 31enne già noto alle forze dell’ordine, senza fissa dimora e nullafacente; Jurgen Sokoli, 20enne albanese senza fissa dimora, nullafacente, incensurato.

Sottoposti a perquisizione personale, estesa al domicilio per il giovane Abdyli, sono stati trovati in possesso di un involucro in cellophane contenente 1 chilo e 100 grammi di cocaina, occultato in un vano ricavato nell’armadio della camera da letto, e di 14mila euro in contanti, provento del reciproco scambio poco prima effettuato, riposta nel trolley.

I militari hanno inoltre sottoposto a sequestro la Suzuki, per la quale dovranno essere accertate le modalità di possesso da parte del Klejdi. “Si tratta di un nuovo importante riscontro e contrasto alla commercializzazione di stupefacenti nel capoluogo adriatico per la quale”, commenta una nota del Nucleo Investigativo, “così come in occasione del recente arresto operato nei confronti di Spinelli Lino e Neziri Sulejman, trovati in possesso di oltre 100 grammi di cocaina nel febbraio scorso, emergono elementi tali da far ritenere che i destinatari dello spaccio si possano individuare in una platea assai vasta ed eterogenea per estrazione culturale e condizioni sociali della “movida” pescarese, per quello che può definirsi un vero e proprio “fenomeno”  dalle molteplici implicazioni di carattere socio-economico e sul quale l’attenzione dell’Arma si mantiene costante sotto il duplice profilo di prevenzione e contrasto”.

Gli arrestati, (contestato il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso) come da disposizioni del Sostituto Procuratore Andrea Papalia, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Pescara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

Gestione cookie