Tocco da Casauria. Istituito un tavolo istituzionale in Prefettura per discutere sulla vertenza ex Cir, oggi Ir, l’azienda produttrice di macchinari per il rimorchio e il semirimorchio, fino al 2014 leader italiana nel settore dell’automotive, che lo scorso luglio ha definitivamente chiuso i battenti e ad oggi conta 88 lavoratori in mobilità.
L’incontro in Prefettura si terrà lunedì 7 marzo alle ore 18:00 ed è stato richiesto dal sindaco di Tocco da Casauria, Luciano Lattanzio e dalle forze sindacali capeggiate da Gino Marinucci, della Fiom-Cgil di Pescara.
Al tavolo istituzionale, convocato dal prefetto, Francesco Provolo, nel Palazzo del Governo a Pescara, dovrebbe prendere parte anche la proprietà aziendale, grande assente durante gli incontri precedenti.
A settembre 2014 i comparti produttivi dell’azienda sono stati ceduti alla società polacca Wielton, con cui Cir, lavoratori, Cgil e Uil, nonché Confindustria e Ministero delle Attività produttive avevano raggiunto un accordo volto alla salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti degli stabilimenti italiani, messi tutti in Cassa integrazione.
La situazione dell’ormai ex Cir non era comunque nuova sul tavolo del Parlamento italiano: già negli anni precedenti all’accordo stipulato con la società polacca era stata fatta presente la situazione di crisi finanziaria nella quale versava l’azienda, le cui quote maggioritarie sono detenute dalla famiglia Margaritelli e già dal 2005 i lavoratori della Cir erano, a turno, in Cassa integrazione.
Al tavolo tecnico di lunedì prenderanno parte il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega alle attività produttive Giovanni Lolli; il sindaco di Tocco da Casauria, Luciano Lattanzio; le rappresentanze sindacali (FIOM-CGIL, UILM-UIL, FIM-CISL); l’onorevole Antonio Castricone; il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco e i sindaci del territorio ( Torre de’ Passeri, Piero Di Giulio; Lettomanoppello, Giuseppe Esposito; Castiglione Casauria, Gianluca Chiola, Bolognano, Silvina Sarra; San Valentino, Antonio Saia e Pratola Peligna, Antonio De Crescentis).