Pescara, campagna per adozione cani: “Basta al traffico dei cuccioli”

Pescara. Il Comune di Pescara lancia la campagna di sensibilizzazione all’adozione di animali da affezione, strumento fondamentale anche per il contrasto al traffico dei cuccioli, fenomeno da cui l’Abruzzo e il capoluogo adriatico, come il resto d’Italia, non sono immuni. L’avvio della campagna coincide con un evento promosso dalla locale Lav, dal titolo “L’amore non si compra”. Nel corso dell’iniziativa, che si svolgerà sabato dalle 17 al museo Colonna di Pescara, verrà tra l’altro presentato il libro “La fabbrica dei cuccioli”, con la presenza dell’autrice Ilaria Innocenti.

 
A fare il punto della situazione, nel corso di una conferenza stampa, sono stati l’assessore comunale alla Tutela del mondo animale, Sandra Santavenere, la responsabile provinciale della Lav, Antonella Agostini, e Pierluigi Guidi della Lega nazionale per la difesa del cane, associazione che gestisce il canile di Pescara. Per l’occasione l’assessore ha lanciato “una sfida per svuotare il canile”: foto e informazioni sugli esemplari disponibili verranno pubblicate sulla pagina Facebook ‘Tutela del mondo animale – Comune di Pescara’.

 
“L’amministrazione affronta la questione – ha detto Santavenere – non solo per sensibilità, ma anche perché il problema del randagismo, a Pescara risolto grazie alle diverse iniziative portate avanti, pesa sulle casse dei Comuni. In Italia i cani ‘detenuti’ nei rifugi sono circa 200mila. Mancano politiche di prevenzione ‘illuminate’. Eppure basterebbe poco: anagrafe e sterilizzazione delle cagne. Nel canile al momento ci sono circa 80 esemplari, pochi per una città come Pescara, e l’obiettivo è quello di darli tutti in adozione”.

 
“L’evento del 5 marzo – ha spiegato Antonella Agostini – è tutto dedicato alla promozione delle adozioni e alla lotta al traffico. Per contrastare la tratta dei cuccioli bisogna evitare di acquistare cani. Il traffico rientra nell’ambito delle attività di zoomafia. Il giro d’affati è stimato in 1,3 trilioni di euro, cioè al pari della criminalità organizzata. I paesi più coinvolti sono Ungheria e Slovacchia. Vengono adottate tecniche di riproduzione che sono vero e proprio maltrattamento; poi i cuccioli vengono strappati alle madri in tenera età ed arrivano in Italia con certificati falsi. I cagnolini, anche 40 o 50 trasportati nei portabagagli delle automobili, arrivano già con delle patologie. S si stima che più della metà muoia durante il viaggio; molti altri muoiono dopo l’acquisto”.

 
“Le adozioni sono aumentate – ha detto Guidi – ma, complice la crisi, le persone vengono spesso in canile a chiederci aiuto. Al momento ospitiamo tanti cani anziani, più difficili da far adottare. In tal senso è in corso la campagna ‘Adotta un nonno – SanyPet Forza 10’: chiunque adotti un cane anziano riceverà una fornitura di cibo gratis per l’intera durata della vita dell’esemplare”.

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