Pescara. Tre campionamenti sulle emissioni del sansificio di via Colonnetta, il primo il 23 ottobre, con risultati consegnati solo il 2 dicembre, il secondo il 3 dicembre, con risultati consegnati il 23 dicembre, il terzo il 15 gennaio scorso: è quanto emerso sul contestato termo-impianto dalla relazione presentata oggi in commissione Ambiente del Comune.
“E in tutti e tre i casi è stato certificato lo sforamento dei valori limiti”, riferisce il vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, “cui hanno fatto seguito le semplici diffide della Provincia di Pescara a continuare nelle proprie attività permanendo le attuali condizioni. Tutto questo mentre il vicesindaco Del Vecchio da un lato smentiva in modo pilatesco l’esistenza di un problema ‘sansificio’, dall’altro affermava che comunque le Istituzioni non avevano alcuna competenza né potere”.
“A questo punto sorge la nostra domanda”, conclude il forzista, “al di là delle autorizzazioni all’esercizio del sansificio, che fanno capo alla Provincia, perché il sindaco di Pescara Alessandrini, sul cui territorio opera e insiste il sansificio, dunque la città che per prima è stata penalizzata da quelle emissioni fuori norma, secondo la certificazione della Asl, non ha emesso una ordinanza formale per imporre la cessazione delle attività, ossia la chiusura del sansificio?”.