Pescara e Teramo unite nella gestione dei rifiuti urbani

discaricaLe Province di Pescara e Teramo continueranno a collaborare nella gestione dei rifiuti urbani, mettendo a disposizione l’una dell’altra alcuni spazi all’interno delle rispettive discariche. A stabilirlo è un accordo firmato dagli assessori all’Ambiente delle due Province, Mario Lattanzio per Pescara e Francesco Marconi per Teramo.

Il documento sancisce l’impegno dei due enti a “proseguire, in futuro, l’attività di mutuo soccorso” in materia di rifiuti, tenendo conto della esperienza di collaborazione maturata negli anni scorsi”.

In passato, infatti, la Provincia di Teramo ha dato la propria disponibilità ad accettare l’immondizia proveniente dal territorio pescarese a causa della mancanza di impianti adeguati nell’area del capoluogo adriatico. Attualmente, invece, la Provincia di Pescara sta dando la propria disponibilità ad accogliere a Colle Cese i rifiuti provenienti dal teramano a causa della carenza di impianti nella zona.

La novità è rappresentata dal fatto che entro la fine dell’anno a Grasciano di Notaresco entrerà in funzione un impianto per lo smaltimento dei rifiuti urbani, recentemente autorizzato dalla Regione Abruzzo (per un totale di 500 mila metri cubi), che potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza anche per Pescara.

“Seguendo le disposizioni di legge” ha detto Marconi “che parlano di responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nel settore dei rifiuti, l’intesa tra le due Province serve a ribadire la cooperazione che deve scattare in caso di necessità di uno dei territori”.

“In questo momento” ha aggiunto Lattanzio “è indispensabile, per Pescara, sapere che esiste una discarica in grado di accogliere i rifiuti del nostro territorio se Colle Cese non dovesse essere più disponibile”.

Il commento di Carlo Costantini (IdV). “Prima la Provincia di Pescara solidale con la Provincia di Teramo per lo smaltimento dei rifiuti; oggi, con la firma di un accordo tra i due assessori provinciali all’ambiente, Teramo solidale con Pescara. Apparentemente una grande dimostrazione di maturità e di solidarietà, tale da giustificare accordi e conferenze stampa; nella sostanza un modo per far sì che nulla cambi, considerato che i rifiuti continuano ad essere conferiti a tonnellate nelle discariche, che i protagonisti privati saranno sempre gli stessi e che sempre loro continueranno a guadagnare, così come sempre i cittadini continueranno a pagare ad a subire aumenti delle tariffe.

Nel 2010, in un paese civile, gli assessori provinciali dovrebbero riferire ai cittadini che la raccolta differenziata è prossima al 70%; dovrebbero elencare il numero delle aziende che nascono per la produzione e la lavorazione di materie prime recuperate dal riciclaggio dei rifiuti; dovrebbero indicare il potenziale di crescita dell’occupazione in un settore in enorme espansione in tutte i paesi d’Europa; dovrebbero indicare i tempi previsti per il progressivo smantellamento di discariche la cui funzionalità, con un sistema appena efficiente di riciclaggio dei rifiuti, sarebbe del tutto residuale. E invece no. Il massimo che può cambiare in Abruzzo è la localizzazione della prossima discarica ed a breve degli inceneritori, indispensabili per gestire l’ennesima imminente emergenza costruita a tavolino. Siamo una regione in emergenza su tutto; figuriamoci se possiamo farci mancare una emergenza sui rifiuti”.

 

Impostazioni privacy