Pescara. Saranno tantissimi i vantaggi che la Strada Pendolo porterà al traffico cittadino. Ma il lungo tratto viario, che verrà inaugurato martedì, provoca già più di un dubbio e di una lamentela negli residenti delle case pertinenti. Una segnalazione di un lettore ci ha spinti a controllare di persona. Arrivati nei pressi della rotatoria che incrocia via Lago di Capestrano con via Sacco, la prima cosa che balza agli occhi è l’accesso ad una abitazione piazzato nel bel mezzo della rotatoria stessa, situato nell’angolo nord-ovest. Per accedere con l’auto all’abitazione si deve salire sul marciapiede, viene quindi naturale pensare che per farlo si debba rallentare in piena curva, e per la mole di traffico che si prevede affluire sulla Strada Pendolo si tratterebbe di una manovra poco pratica e molto rischiosa.
Stesso discorso per il dirimpettaio dell’angolo nord-est. L’accesso al passo carrabile è piazzato esattamente all’ombra dell’obbligo di precedenza, quindi entrare o uscire per le famiglie interessate sarebbe un ‘rischio tamponamento quotidiano’. Poco male: un po’ di prudenza, la conoscenza di un buon carrozziere e ci si fa l’abitudine. Ma si aggiunge un particolare; le norme prevedono che in prossimità di un’intersezione debba esserci una linea di mezzeria continua, per cui, uscendo dal suo passo carrabile, il lettore che ci ha fatto la segnalazione ha l’obbligo di svoltare a destra. Ponendo il caso che voglia dirigersi su via Sacco in direzione Centro deve fare la solita manovra arrischiata che lo proietta immediatamente nel traffico rotatorio, ma con un tranquillo giro attorno agli ulivi il problema viene eliminato. Rimane, invece, al momento di rientrare a casa. Se il nostro amico proviene da via Lago di Capestrano, quindi da sud, percorso il primo tratto di rotatoria trova l’accesso al suo ingresso sbarrato dalla linea continua: oltrepassarla gli causerebbe un’infrazione al Codice della strada. Per non trasgredire può solo svoltare a destra su via Sacco e proseguire dritto e poi inserirsi in una delle traverse per poter invertire la sua marcia, onde evitare una inversione a U, sempre non permessa in un centro abitato. Il problema potrebbe essere risolto permettendo al residente di spostare l’accesso sul nuovo tratto che da via Sacco prosegue verso la Gtm.
Dopo le proteste dei residenti rivolte in questi mesi agli addetti ai lavori, questi hanno grossolanamente reso discontinua la linea di mezzeria nei pressi dell’incrocio, con della vernice nera. Ripetiamo, non sarebbe corretto secondo la norma, ma ‘concesso e non ammesso’, siamo di fronte ad un’altra manovra rischiosissima. Comprensibile, a questo punto, l’indignazione dei residenti, che ci riferiscono anche di un presunto illecito: uno sconfinamento da parte del Comune all’interno dei loro confini privati. I nuovi marciapiedi in cemento sarebbero stato infatti realizzati sulle pertinenze dei residenti, che per spirito civico non si sono opposti al lavoro degli operai. Ma si sono sentiti presi in giro quando dei messi comunali gli hanno comunicato che verrà fatto un censimento per aumentare le tariffe dei passi carrabili che i lavori per la Strada Pendolo hanno arbitrariamente aumentato di superficie, trasformando quello che una volta era marciapiede in passo carrabile.
Queste persone ora sperano in una correzione, ma in caso contrario minacciano anche di recintare le zone ora aperte al passaggio pubblico ma che dagli atti catastali in loro possesso risultano di loro proprietà.
Basta, poi, guardarsi attorno per notare tante piccole incongruenze. Le corsie tracciate in rilievo sui marciapiedi per ausilio dei pedoni non vedenti in alcuni tratti attraversano le proprietà private di cui sopra, in altri passano su un angolo di marciapiede largo meno di un metro e che affaccia direttamente sull’angolo sud est della rotatoria: rimane molto meno di un passo tra la corsia in rilievo e la strada, e per un non vedente potrebbe essere molto probabile mancare la curva e ritrovarsi direttamente a cadere in mezzo alla rotatoria. Ancora, gli attraversamenti pedonali sono stati tracciati in prossimità di tutti gli incroci, inspiegabilmente meno che in via Lago di Capestrano. Proprio su questa via, poi, la doppia linea continua al centro della carreggiata manca di intersezioni, le auto degli abitanti del lungo tratto costeggiante il cosiddetto ‘ferro di cavallo’ sono costretti a fare la spola tra le rotatorie di via Sacco e via Tavo in caso volessero, uscendo dalle tante traverse di accesso ai palazzi, svoltare a sinistra.
Martedì mattina l’Amministrazione si appresterà, anche se con due mesi di ritardi rispetto ai tempi annunciati, ad inaugurare l’opera. Noi abbiamo semplicemente raccolto delle segnalazioni pervenuteci e ciò che la nostra vista ci ha fatto notare. Come tutte le innovazioni, servirà un po’ di tempo e anche di riscontri negativi per perfezionare il tutto. Certo è che alcuni dettagli potevano essere meglio definiti in fase di progettazione e costruzione, prima dell’apertura al traffico.
Daniele Galli
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