Pescara, nuovo Piano spiagge: incontro con gli ambientalisti

Pescara. Tavolo tecnico in Commissione infrastrutture sul nuovo Piano spiagge, che con la delibera approvata lo scorso 9 dicembre (n. 746) dà il via libera ad una serie di modifiche che vanno ad aumentare del 30% il volume degli stabilimenti balneari su spiaggia e lungomare.

All’incontro di oggi, oltre al presidente della Commissione infrastrutture, Francesco Pagnanelli, hanno partecipato l’assessore al Demanio, Enzo Del Vecchio e le associazioni ambientaliste della città, che hanno presentato le loro istanze.

“Abbiamo iniziato un percorso di condivisione per alimentare il massimo confronto sul Piano Demaniale che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale”, ha affermato Pagnanelli, che annuncia un prossimo incontro con le associazioni dei balneatori.

“L’obiettivo è quello di fare in modo che il piano sia anche uno strumento di rilancio del turismo e di fruizione del nostro litorale, che ha nel mare il suo elemento più forte e identitario. Il piano punta a garantire sia la sostenibilità ambientale che la ricettività turistica, entrambi aspetti a cui bisogna guardare perché lo sviluppo della città proceda senza svantaggi per nessuno”.

La delibera n. 746 del 9 dicembre 2015 contiene e approva il Piano Demaniale Marittimo del Comune di Pescara con le sue varianti, che di fatto vanno a ridurre la porzione di arenile libero e ad aumentare il volume degli stabilimenti.

Nello specifico, il Piano va a ridefinire alcuni punti:

nell’art. 8, ad esempio, relativo agli impianti e alle attrezzature degli stabilimenti sull’arenile, la modifica introdotta prevede che queste possano permanere stabilmente sulla spiaggia per tutto l’anno e comunque fino alla scadenza della concessione, mentre in precedenza le attrezzature mobili degli stabilimenti dovevano necessariamente essere rimosse entro la metà di ottobre, così da lasciare libera la porzione di arenile interessata;

un altro punto riguarda le dimensioni di lavagnette e cartelloni dei servizi offerti dagli stabilimenti, poggiati sia sull’arenile che sul marciapiede: con la variante possono ora occupare uno spazio maggiore rispetto alle precedenti disposizioni.

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